Una giornata con Jane Austen 2023: breve cronaca del raduno annuale JASIT

Finalmente, dopo quattro anni, JASIT torna con il suo raduno annuale – dopo le prove generali dei festeggiamenti per il compleanno di Jane Austen, svoltesi il 17 dicembre 2022 – e lo fa in un’occasione molto importante, dal momento che il 28 gennaio 2023 ha festeggiato i suoi dieci anni di vita.

Fin dalle 10.00 di sabato 13 maggio 2023, soci e ospiti dell’evento sono affluiti presso la Sala Imperiale del Royal Hotel Carlton di Bologna, nei pressi della Stazione Centrale.

Dopo la registrazione – in cui i soci hanno ricevuto un gadget per festeggiare i dieci anni della società, un astuccio di stoffa grezza con il logo del decennale, mentre tutti hanno potuto appuntarsi agli abiti la spilletta rotonda commemorativa dei primi dieci anni di vita di JASIT – i partecipanti hanno potuto prendere posto ai comodi e capienti tavoli rotondi, su cui erano esposti vassoi con stuzzichini e biscotteria sia dolce che salata, per accompagnare le abbondanti bevande che venivano servite a un buffet in fondo alla sala per il caffè/tè di benvenuto (che si è protratto praticamente per tutto l’arco della giornata).

Giuseppe Ierolli parla degli Juvenilia

Intorno alle 10.30 è cominciato il primo intervento, quello a cura di Giuseppe Ierolli, dal titolo Germogli letterari, in cui il vicepresidente e socio fondatore JASIT ha parlato del talento di Jane Austen fin dall’adolescenza nello scrivere i tre quaderni di frizzanti composizioni, conosciuti sotto il nome di Juvenilia, con numerose e divertenti letture tratte dagli stessi.

Silvia Ogier celebra i 250 anni dalla nascita di Cassandra Austen

Subito dopo il suo intervento è stata la volta della presidente e co-fondatrice JASIT, Silvia Ogier, che ha ricordato un’importante ricorrenza per Jane Austen, ovvero il duecentocinquantesimo anniversario dalla nascita di Cassandra Austen, l’amatissima sorella di Jane, che – sebbene sia ricordata come la persona che bruciò buona parte delle lettere della scrittrice – fu proprio colei che ne perpetrò il ricordo con i nipoti, a cui tramandò le lettere e i manoscritti che Jane Austen le aveva lasciato in eredità, suddividendoli in maniera più o meno equa. Cassy, la carissima sorella di Jane – questo il titolo dell’intervento di Silvia Ogier – ha fornito anche un’occasione per ricordare l’albero genealogico della famiglia Austen e le relazioni tra i suoi vari membri, oltre a rammentare quanto fosse profondo il legame d’affetto tra le uniche due figlie femmine dei coniugi Austen.

La professoressa Carlotta Farese

Quindi Maria Teresa Cascella, consigliera JASIT, con la professoressa Carlotta Farese, docente di letteratura inglese, LILEC, Università di Bologna, hanno presentato il Premio per Tesi di laurea su Jane Austen. In collaborazione con CISR – LILEC Università di Bologna. Questo premio, che è giunto alla sua seconda edizione, ha visto quest’anno la partecipazione di tesi di laurea triennali provenienti da diversi atenei italiani; tesi che sono in fase di valutazione, dal momento che il termine di consegna degli elaborati era il 15 aprile 2023 e la comunicazione del vincitore avverrà il 30 giugno 2023.

Maria Teresa Cascella presenta il n° 15 di Due pollici d’avorio cartaceo

Più avanti, Maria Teresa Casella – che oltre a essere consigliera JASIT è anche direttrice dal 2021 della rivista annuale della società, Due pollici d’avorio – ha presentato il nuovo numero, il n° 15, uscito a marzo, ma presente per la prima volta in questo raduno in veste cartacea, che più tardi gli ospiti hanno potuto acquistare, a fronte di una donazione, al tavolo JASIT, assieme ai vari gadget dell’associazione, tutti – compresa Due pollici d’avorio – con la meravigliosa grafica di Petra Zari.

Terminate le attività della mattina, i soci e gli ospiti sono stati liberi di uscire per la pausa pranzo, mentre alcuni hanno approfittato per chiacchierare con gli amici ritrovati dopo quattro anni di lontananza forzata a causa della pandemia.

Il Tavolo JASIT e il Tavolo della Libreria delle donne

Alle 14.00 è cominciata la seconda parte della giornata con l’apertura del Tavolo Libreria, a cura della Libreria delle Donne di Bologna, nostra fedelissima e preziosa compagna in queste occasioni, e quella del Tavolo JASIT con i gadget, la rivista Due pollici d’avorio cartacea, le edizioni speciali Bicentenario dei romanzi e i membri del consiglio d’amministrazione JASIT a disposizione degli ospiti.

Nel frattempo, tutti si preparavano per una novità nelle attività di JASIT: l’Austen-quiz. Quanto conosciamo Jane Austen? Una grande sfida tra i tavoli a colpi di domande e risposte, guidata da Gabriella Parisi, cofondatrice e consigliera JASIT.

L’ispirazione è nata dal film Che pasticcio Bridget Jones!, in cui l’eroina si trova alla cena annuale dell’Ordine degli avvocati britannici che si sfidano a colpi di domande secche su codici e casi giudiziari, salvo poi passare a domande di gossip, in cui Bridget è ferratissima.

Gabriella Parisi conduce l’Austen-quiz

Mentre le 15.30 si avvicinavano, abbiamo chiesto ai presenti di compattare i tavoli, in modo che ciascuno di essi fosse formato da nove o dieci persone. In questo modo abbiamo ottenuto sei tavoli, ai quali abbiamo assegnato i nomi dei sei romanzi canonici di Jane Austen.

Alle 15. 30 abbiamo chiesto a tutti i tavoli di eleggere un Capotavola (o Portavoce), che abbiamo poi chiamato presso il tavolo dei conferenzieri per estrarre il nome del romanzo con cui identificare il proprio tavolo, nome che andava riportato sui fogli che avremmo consegnato loro nel corso della fase preliminare del gioco.

Il primo gioco della fase eliminatoria era un semplice cruciverba con definizioni orizzontali, le cui iniziali andavano a formare, nella prima colonna a sinistra, una soluzione che serviva per il gioco successivo. Quando ciascun Capotavola consegnava il gioco terminato, dopo aver controllato che le risposte fossero tutte corrette, gli veniva consegnato il foglio con il secondo gioco, ovvero un crucipuzzle sui luoghi austeniani in cui bisognava cercare le parole indicate, più la soluzione del gioco precedente. Le lettere rimaste libere davano una soluzione su cui si basava una domanda in fondo al foglio.

Una volta terminato il secondo gioco, al Capotavola veniva consegnato il terzo e ultimo gioco preliminare: una serie di diciassette domande a risposta multipla (in realtà, le domande erano diciotto, ma ci siamo resi conto che in una domanda c’era un errore di battitura, per cui nessuna delle quattro risposte fornite era esatta) a cui rispondere nel minor tempo possibile. E sì, perché, quando il sesto e ultimo tavolo ha consegnato il secondo gioco, abbiamo fatto scattare il cronometro: erano rimasti venti minuti per rispondere nel modo più corretto possibile alle diciassette domande.

Naturalmente in questo caso abbiamo considerato più importante il numero di risposte esatte rispetto alla velocità. Poi, in caso di pari merito, abbiamo guardato l’ordine d’arrivo per stilare la classifica.

Dopo aver proclamato terzi a pari merito i tavoli Ragione e sentimento, Persuasione, L’abbazia di Northanger ed Emma, abbiamo decretato che i due tavoli finalisti sarebbero stati Orgoglio e Pregiudizio e Mansfield Park.

Seguendo l’ispirazione di Che pasticcio Bridget Jones!, abbiamo fatto sfidare i due tavoli finalisti con domande a risposta secca su Jane Austen, per alzata di mano del Capotavola. Avrebbe vinto chi fosse arrivato per primo a cinque punti, con la penalità di tornare indietro di un punto in caso di risposta errata. Dopo un entusiasmante testa a testa, alla fine il tavolo Orgoglio e pregiudizio è risultato vincitore.

Ma mentre compilavamo i diplomi per i vincitori (che hanno ricevuto anche un piccolo gadget artigianale, rigorosamente austeniano), gli altri tavoli ci hanno chiesto di continuare a giocare ancora un po’, ponendo alcune delle domande rimaste.

Per terminare la giornata e i festeggiamenti, i cinque membri del consiglio d’amministrazione JASIT hanno infine tagliato la torta di compleanno e stappato lo spumante per brindare ai dieci anni dell’associazione.

L’atmosfera di complicità che si è creata tra i vari tavoli, alcuni dei quali si sono formati mettendo insieme persone che fino a quel momento non si conoscevano, ci ha fatto riflettere ancora una volta sulla grandezza di Jane Austen, e sulla sua capacità, a oltre duecento anni di distanza, di far conoscere e aggregare persone diverse, che hanno addirittura formato gruppi WhatsApp e che magari continueranno a sentirsi attraverso quel mezzo fino al prossimo evento JASIT.

Come ha detto Petra Zari: Jane Austen Connecting People. E JASIT vuole con tutte le sue forze contribuire a creare questa forte connessione.

Foto di Petra Zari

 

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