Orgoglio e pregiudizio

Sezione dedicata alle Edizioni Italiane di Orgoglio e pregiudizio (Pride and Prejudice – 1813), ordinate per anno di pubblicazione, complete di relativa scheda e di due esempi della traduzione, così da permettere un raffronto col testo originale che trovate di seguito.
Pagina in costante aggiornamento.


Pride and prejudice - 1813Pride and Prejudice
A Novel in Three Volumes
By the Author of “Sense and Sensibility”
London, T. Egerton, Whitehall, 1813
(28 gennaio 1813)

Incipit
It is a truth universally acknowledged, that a single man in possession of a good fortune, must be in want of a wife.
However little known the feelings or views of such a man may be on his first entering a neighbourhood, this truth is so well fixed in the minds of the surrounding families, that he is considered the rightful property of some one or other of their daughters.
“My dear Mr. Bennet,” said his lady to him one day, “have you heard that Netherfield Park is let at last?”
Mr. Bennet replied that he had not.

Prima dichiarazione di Darcy (II-11)
“In vain have I struggled. It will not do. My feelings will not be repressed. You must allow me to tell you how ardently I admire and love you.”
Elizabeth’s astonishment was beyond expression. She stared, coloured, doubted, and was silent. This he considered sufficient encouragement; and the avowal of all that he felt, and had long felt for her, immediately followed. He spoke well; but there were feelings besides those of the heart to be detailed; and he was not more eloquent on the subject of tenderness than of pride. His sense of her inferiority–of its being a degradation–of the family obstacles which had always opposed to inclination, were dwelt on with a warmth which seemed due to the consequence he was wounding, but was very unlikely to recommend his suit.


EDIZIONI ITALIANE

edizit-oep-mondadori-1932Titolo: Orgoglio e prevenzione (in edizioni successive Orgoglio e pregiudizio)
Editore: Mondadori, Milano
Traduzione: Giulio Caprin
Anno di pubblicazione: gennaio 1932

Incipit
È verità universalmente riconosciuta che uno scapolo largamente provvisto di beni di fortuna debba sentire il bisogno di ammogliarsi.
Per quanto poco si conoscano, di costui, i sentimenti e le intenzioni, fino dal suo primo apparire nelle vicinanze, questa verità si trova così radicata nelle teste delle famiglie circostanti che queste lo considerano senz’altro come la legittima proprietà dell’una o dell’altra delle loro figliuole.
« Mio caro Bennet » gli disse un giorno la sua signora « hai sentito che Netherfield Park è stato finalmente affittato? »
Il signor Bennet rispose che non lo sapeva.

Prima dichiarazione di Darcy (capitolo 34)
« Ho lottato invano. Non ci riesco. Non posso reprimere il mio sentimento. Deve permettermi di dirle con quanta passione la ammiro e la amo. »
La stupore di Elisabetta passò ogni limite. Stralunò, arrossì, rimase dubitosa e tacque. Questo contegno fu preso per un sufficiente incoraggiamento e fu senz’altro seguito dalla dichiarazione di quello che egli provava ed aveva provato da molto tempo per lei. Egli si espresse bene, ma vi erano altri sentimenti da chiarire oltre a quelli del cuore e la sua eloquenza pareva maggiore nelle cose dell’orgoglio che in quelle della tenerezza. Il suo concetto dell’inferiorità di Elisabetta, che questa era una umiliazione per lui, degli ostacoli di famiglia che il buon senso aveva sempre opposti alla sua inclinazione furono esposti per disteso e con un calore che sembrava si proponesse di ferirla, mentre non era per niente adatto a rafforzare la sua richiesta.


edizit-oep-tariffi-1945Titolo: Orgoglio e pregiudizio
Editore: Tariffi, Roma
Collana: Romanzi italiani e stranieri N. 2
Traduzione: Itala Castellini e Natalia Rosi
Pagine: 386. brossura con sovracoperta
Anno di pubblicazione: 15 giugno 1945
Prezzo: 200 Lire

Incipit
È cosa ormai risaputa che a uno scapolo, ricco di un vistoso patrimonio, manchi soltanto una moglie.
Questa verità è così radicata nella mente della maggior parte delle famiglie che, quando un giovane scapolo viene a far parte del vicinato – prima ancora di avere il più lontano sentore di quelli che possono essere i suoi sentimenti in proposito – egli è subito considerato come legittima proprietà di una o dell’altra delle loro figliole.
– Caro Mr. Bennet, – gli disse un giorno sua moglie – hai sentito che Netherfield Park è finalmente affittato?
Mr. Bennet rispose che non lo sapeva affatto.

Prima dichiarazione di Darcy (capitolo 34)
– Ho lottato invano. E’ inutile. I miei sentimenti non possono più essere soffocati. Dovete permettermi di dirvi che vi ammiro e vi amo ardentemente.
La sorpresa di Elisabetta fu indicibile. Trasalì, arrossì e tacque dubitando. Egli pensò che fosse un incoraggiamento bastante, e seguitò con un’immediata confessione di tutto quello che provava e che aveva provato da tanto tempo per lei. Parlava bene; ma vi erano altri sentimenti, oltre a quelli del cuore, ch’egli doveva esporre, e non fu meno eloquente nel dimostrare il suo orgoglio, di quanto non lo fosse stato per rilevare il suo affetto. Il concetto ch’egli aveva, dell’inferiorità sociale di Elisabetta, cosa per lui così umiliante, degli ostacoli famigliari, per cui aveva sempre cercato di combattere la sua inclinazione verso di lei, fu esposto con un calore ch’era forse dovuto ai pregiudizi ch’egli aveva la forza di vincere, ma che non era certo adatto a rendere accetta la sua domanda.


edizit-oep-cavallotti-1950Titolo: Orgoglio e pregiudizio
Editore: Cavallotti Editori Milano
Collana: Smeraldo N. 15
Traduzione: Berto Minozzi
Pagine: 209, brossurato (h 19 cm)
Anno di pubblicazione: 30 Marzo 1950
Prezzo: 250 Lire

Incipit
Nessuno pensa che un celibe, dotato di un vistoso patrimonio non debba necessariamente essere alla ricerca di una moglie.
È una convinzione tanto diffusa, che non è possibile che un giovanotto appaia per la prima volta in un luogo, senza che nessuna delle famiglie dei dintorni, non lo consideri prontamente, come proprietà esclusiva di qualcuna delle proprie figlie.
– Mio caro signor Bennett – disse un giorno la signora Bennett al marito – hai inteso che Netherfield Park ha finalmente trovato un locatario? –
Il signor Bennett rispose di no.

Prima dichiarazione di Darcy (capitolo 34)
– Ho lottato invano, non ne posso più. Non posso far tacere i miei sentimenti, bisogna che mi permettiate di dirvi che vi ammiro e che vi amo ardentemente. –
La sorpresa di Elisabetta non potè essere nascosta, sbarrò gli occhi, trasalì, e non le riuscì di dir parola. Darcy prese tutto ciò per un sufficiente incoraggiamento e le spiegò tutto ciò che provava da tempo per lei, si espresse bene ma, oltre al suo amore non potè far a meno di parlare del suo orgoglio. Narrò come, profondamente convinto della loro differenza di rango, si adattava a questo abbassamento facendo tacere tutti gli ostacoli familiari che sarebbero sorti da questa sua unione. Il tutto con un calore che giustificava l’estrema importanza da lui data a queste cose, ma che sembrava davvero poco convincente, a rendere accettabile la sua domanda.


edizit-oep-bur-1952Titolo: Orgoglio e pregiudizio
Editore: Rizzoli
Collana: Biblioteca Universale Rizzoli
Prima edizione
N° 496-499 Volume quadruplo
Traduzione: Maria Luisa Agosti Castellani
Pagine: 355, brossurato
Anno di pubblicazione: Novembre 1952
Prezzo: 240 Lire

Incipit
È verità universalmente ammessa che uno scapolo fornito di un buon patrimonio debba sentire il bisogno di ammogliarsi.
Per poco noti che siano i sentimenti o le mire di un tal uomo, questa verità è così solidamente radicata nella mente delle famiglie circostanti, che subito, al suo primo apparire in una cerchia di vicini, egli vien considerato di diritto proprietà dell’una o dell’altra delle loro figliole.
– Mio caro Bennet, – disse un giorno una signora a suo marito; – hai sentito che Netherfield Park è stato finalmente affittato?
Il signor Bennet rispose di no.

Prima dichiarazione di Darcy (capitolo 34)
– Ho lottato invano. Non giova. Non riesco a reprimere i miei sentimenti. Lei mi deve permettere di dirle con quanto ardore io la ammiri e la ami.
Lo stupore di Elisabetta superò ogni dire. Ella lo fissò, arrossì, dubitò, e tacque. Il che parve a lui sufficiente incoraggiamento; e vi fece subito seguire la confessione di tutto ciò ch’egli provava e da molto tempo aveva provato per lei. Parlava bene; ma vi erano altri sentimenti da precisare oltre a quelli del cuore, ed egli non fu più eloquente in tema di lei – che il suo amore fosse per lui un abbassarsi – degli ostacoli di famiglia che la ragione aveva sempre opposto alla sua inclinazione, furono sottolineati con un calore che sembrava dovuto al fatto che egli era consapevole di offenderla, ma che non era punto adatto a perorare la sua richiesta.


edizit-oep-boschi-1956Titolo: Orgoglio e pregiudizio
Editore: Editrice Boschi
Collana: Romanzi Celebri N° 3
Riduzione e traduzione: Alessandra B. Migliarini
Illustrazioni e copertina: Musati
Pagine: 186, rilegato, illustrazioni interne a colori
Anno di pubblicazione: Settembre 1956

Incipit
È una condizione tanto diffusa che un giovane, provvisto di un vistoso patrimonio, debba necessariamente essere alla ricerca di una moglie, che non è possibile che un tal giovanotto appaia in un luogo per la prima volta, senza che tutte le madri dei dintorni non lo considerino un eventuale marito per le proprie figlie.
Fu così che un giorno la signora Bennett disse al marito:
– Mio caro, hai inteso che Netherfield Park è stato finalmente affittato?
– No – rispose il signor Bennett che stava placidamente leggendo il giornale.

Prima dichiarazione di Darcy (capitolo 34)
– Ho lottato invano, non ne posso più. Non posso far tacere i miei sentimenti, bisogna che mi permettiate di dirvi che vi ammiro e che vi amo ardentemente.
Egli si espresse poi con molto calore, dicendo che, dopo aver a lungo meditato, aveva deciso di far tacere il suo orgoglio e di fare un matrimonio inferiore al suo rango.
Queste ultime affermazioni irritarono non poco Elisabetta, che tuttavia non potè rimanere insensibile al fatto di aver conquistato l’affetto di Darey [sic]. Quantunque la sua decisione fosse incrollabile, la fanciulla ebbe rimorso del dolore che gli avrebbe dato con il suo rifiuto.


edizit-oep-maradei-1957Titolo: Orgoglio e pregiudizio
Editore: Maradei, Milano
Collana: La collana d’oro – I migliori romanzi classici
Traduzione: Giorgio Milesi
Pagine: 378. rilegato con sovracoperta
Anno di pubblicazione: 4 maggio 1957
Prezzo: 1.500 Lire

Incipit
E’ verità universalmente accettata che uno scapolo ben fornito di denaro debba desiderare di prender moglie.
Per poco conosciuti che siano i suoi sentimenti e intenzioni il concetto è così radicato nelle famiglie dei dintorni, quando prenderà casa in una zona nuova, che egli verrà considerato legittima proprietà dell’una o dell’altra delle ragazze da marito.
« Caro Bennet, » gli disse un giorno la moglie, « hai saputo che Netherfield Park finalmente è affittato? »
Il signor Bennet rispose d’ignorarlo.

Prima dichiarazione di Darcy (capitolo 34)
« Ho lottato invano. Non posso farci nulla, non riesco a soffocare i miei sentimenti. Mi permetta di confessarle con quanto ardore la ami. »
Lo stupore di Elizabeth non ebbe limiti. Sbarrò gli occhi, arrossì, pensò di aver capito male e tacque. Egli interpretò queste espressioni come un incoraggiamento e fece seguire immediatamente la confessione di tutto ciò che aveva provato e provava tuttora per lei. Parlò bene, ma vi erano sentimenti oltre quelli del cuore da esprimere, ed egli si dimostrò più eloquente nelle questioni d’orgoglio che in quelle della tenerezza. La coscienza della inferiorità di lei, un’umiliazione questa per lui, gli ostacoli familiari che il buon senso lo aveva sempre spinto a non valicare a favore della sua inclinazione, tutto ciò venne esposto con tale calore da sembrare volesse ferirla più che rendere efficace la propria corte.


image_book.php_Titolo: Orgoglio e pregiudizio
Editore: Labor, Milano
Traduzione: Liliana Silvestri
Anno di pubblicazione: 1957
Edizione speciale fuori commercio

Incipit
Uno scapolo padrone di una discreta sostanza ha bisogno di una moglie: è questo un dato di fatto sicuro, universalmente riconosciuto.
Quali che siano i pensieri, i sentimenti e i progetti del signore in questione giungendo in un paese nuovo per lui, le famiglie del vicinato sono così sicure di questa verità che egli è già considerato come preda futura di questa o quella damigella, ciascuna famiglia avocando a sé il diritto di conquista.
– Mio caro, – disse un giorno la signora Bennet al marito – hai sentito che finalmente Netherfield Park è stato affittato?
Il signon Bennet non aveva sentito nulla.

Prima dichiarazione di Darcy (capitolo 34)
– Ho lottato invano. Non ci riesco. Non posso vincere il mio sentimento. Deve permettermi di dirle che l’amo e l’ammiro con tutto il cuore.
Non si può ridire lo stupore di Elizabeth. Lo guardò allibita, arrossì e rimase in silenzio. Egli considerò questo atteggiamento come un incoraggiamento e si mise a descrivere quello che provava ormai da lungo tempo per lei. Egli parlò con calore, ma voleva spiegare anche altri sentimenti che oltrepassavano le ragioni del cuore e finì con l’essere più eloquente parlando del suo orgoglio che del suo amore. Il concetto dell’inferiorità della ragazza, umiliante per lui, la considerazione della differenza sociale delle famiglie da cui provenivano, erano ostacoli che la mente aveva sempre opposto al cuore ed egli ne parlò con un ardore che sembrava nascere dalla sua richiesta.


edizit-oep-capitol-1959Titolo: Orgoglio e pregiudizio
Editore: Capitol, Bologna
Traduzione: Luisa Chini
Anno di pubblicazione: 1959
Edizione ridotta
(testo e copertina sono dell’edizione 1966)

Incipit
È verità universalmente riconosciuta che uno scapolo ben provvisto di mezzi di fortuna debba sentire il bisogno d’accasarsi, quindi, fin dal suo primo apparire in una data località, le famiglie circostanti dotate di figlie da marito vantano su di lui un diritto di proprietà.
«Caro», disse un giorno la signora Bennet al marito, «lo sai che Netherfield Park è stato finalmente affittato?».
Il signor Bennet rispose che non ne sapeva niente.

Prima dichiarazione di Darcy (capitolo 16 di 28)
«Ho lottato, ma è inutile, non posso vincere i miei sentimenti. Mi permetta di dirle con quanta passione l’ammiro e la amo».
Lo stupore d’Elisabetta passò ogni limite, e il suo silenzio incoraggiò il signor Darcy a dirle tutto quello che aveva provato e provava per lei.
Parlava bene, ma oltre i sentimenti di tenerezza ve ne erano altri che non seppe tacere: la sua eloquenza s’espresse meglio sulle cose d’orgoglio che su quelle d’amore e su tutto ciò che nel suo cuore aveva combattuto l’amore: inferiorità sociale, ostacoli familiari, inclinazione che era per lui una umiliazione, tutto ciò fu messo accuratamente in evidenza.


edizit-oep-utet-1959Titolo: Orgoglio e pregiudizio
Editore: UTET (Unione Tipografico Editrice Torinese)
Collana di traduzioni:
I Grandi Scrittori Stranieri N° 241
Fondata da Arturo Farinelli e diretta da Giovanni Vittorio Amoretti
Introduzione e traduzione: Vittorina Bellacomba
Pagine: 428, rilegato, carta vergata e fregi all’interno
Anno di pubblicazione: 1959

Incipit
È verità universalmente riconosciuta che uno scapolo in possesso di un buon patrimonio debba necessariamente sposarsi.
Quando un tale uomo si stabilisce in un piccolo centro, questa verità è così radicata nelle menti delle famiglie, che egli viene considerato come proprietà legittima di una delle fanciulle del luogo, anche se si sa ben poco dei suoi sentimenti e dei suoi propositi.
« Mio caro Bennet, » disse un giorno la signora Bennet a suo marito, « hai sentito che finalmente è affittato Netherfield Park? ».
Il signor Bennet rispose che non lo sapeva.

Prima dichiarazione di Darcy (capitolo 34)
« Ho lottato inutilmente. Non serve. Non riesco a soffocare i miei sentimenti. Mi permetta di dilre che l’ammiro e che l’amo con ardore ».
Lo stupore di Elizabeth fu inesprimibile. Sgranò gli occhi, arrossì, apparve dubbiosa e tacque. Egli ritenne ciò sufficiente incoraggiamento e le confessò subito tutto quello che sentiva e che provava per lei da molto tempo. Parlava molto bene, ma si notavano altri sentimenti fra quelli del cuore, e non minore era la sua eloquenza in fatto d’orgoglio che in fatto di tenerezza. L’inferiorità della fanciulla, l’essere questa una degradazione per lui, gli ostacoli della famiglia che il ragionamento aveva sempre opposti al suo amore furono analizzati con un calore che pareva un’ammenda per l’offesa recata a un’alta condizione, ma non era di certo adatto a raccomandare la sua domanda di matrimonio.


edizit-oep-garzanti-1975-1989Titolo: Orgoglio e pregiudizio
Editore: Garzanti, Milano
Traduzione: Isa Maranesi
Anno di pubblicazione: 1975
(testo e copertina sono dell’edizione 1989)

Incipit
È cosa nota e universalmente riconosciuta che uno scapolo in possesso di un solido patrimonio debba essere in cerca di una moglie.
E benché poco sia dato sapere delle vere inclinazioni e dei proponimenti di chi per la prima volta venga a trovarsi in un ambiente sconosciuto, accade tuttavia che tale convinzione sia così saldamente radicata nelle menti dei suoi nuovi vicini da indurli a considerarlo fin da quel momento legittimo appannaggio dell’una o dell’altra delle loro figlie.
« Caro Mr Bennet, » disse un giorno una signora al marito, « sapete che Netherfield Park è finalmente affittato? »
Il signor Bennet ripose che non lo sapeva.

Prima dichiarazione di Darcy (capitolo 34)
« Ho lottato invano. Non c’è rimedio. Non sono in grado di reprimere i miei sentimenti. Lasciate che vi dica con quanto ardore io vi ammiri e vi ami. »
Lo stupore di Elizabeth fu inenarrabile. Spalancò gli occhi, arrossì, esitò, e tacque. Questo fu considerato un incoraggiamento sufficiente, e ne seguì immediatamente la confessione di tutto ciò ch’egli provava da molto tempo per lei. Si esprimeva con proprietà, ma doveva render conto di sentimenti che andavano al di là di quelli del cuore, ed egli non fu meno eloquente in materia di orgoglio che di tenerezza. L’idea dell’inferiorità di lei, della degradazione, degli ostacoli familiari che la ragione aveva sempre opposto ai sentimenti, fu manifestata con un calore che poteva trovare una spiegazione nell’offesa ch’egli stava arrecando al suo rango, ma che era ben poco adatto d’altronde a raccomandare la sua causa.


edizit-oep-theoria-1994-1997Titolo: Orgoglio e pregiudizio
Editore: Theoria, Roma-Napoli
Traduzione: Stefania Censi
Anno di pubblicazione: 1994
(testo e copertina sono dell’edizione 1997)

Incipit
È una verità universalmente riconosciuta che uno scapolo in possesso di un bel patrimonio debba aver bisogno di una moglie.
E per quanto poco si possa sapere dei sentimenti o delle intenzioni di costui, non appena egli compare nei paraggi tale verità è così ben radicata negli animi delle famiglie dei dintorni da farlo subito considerare come legittima proprietà dell’una o dell’altra delle loro figliole.
– Mio caro signor Bennet – gli disse un giorno sua moglie – , avete sentito che Netherfield Park è stato finalmente affittato?
Il signor Bennet rispose che no, non lo sapeva.

Prima dichiarazione di Darcy (II-11)
– Invano ho lottato. È inutile. I miei sentimenti non si possono reprimere. Dovete permettermi di dirvi con quanto ardore io vi ammiri e vi ami.
La sorpresa di Elizabeth fu indescrivibile: sbarrò gli occhi, arrossì, dubitò e tacque. Questo fu per lui un incoraggiamento sufficiente, a cui fece immediatamente seguito la confessione di tutto quello che egli provava, e provava ormai da lungo tempo, per lei. Parlò bene, ma c’erano altri sentimenti da specificare, oltre quelli dettati dal cuore, e in materia di orgoglio non fu meno eloquente che in materia di tenerezza. Sulla consapevolezza dell’inferiorità di lei… del proprio umiliarsi… degli ostacoli di nascita che la ragione aveva sempre opposto a quell’affetto, egli si diffuse con un calore che sembrava dovuto al fatto di immaginare di ferirla, ma che non serviva certo a rendere più gradita la sua istanza.


edizit-oep-demetra-1999-giunti2006Titolo: Orgoglio e pregiudizio
Editore: Demetra, Colognola ai Colli
Traduzione: Cecilia Montonati
Anno di pubblicazione: 1999
(testo e copertina sono dell’edizione Giunti del 2006, traduzione rivista da Barbara Ponti)

Incipit
È una verità universalmente riconosciuta che uno scapolo in possesso di un buon patrimonio debba necessariamente cercare una moglie,
Per poco noti che siano i sentimenti o le opinioni di tale uomo, quando per la prima volta mette piede in una località questa verità è così ben impressa nelle menti delle famiglie vicine che egli viene considerato legittima proprietà di una o l’altra delle loro figlie.
«Mio caro Bennet», disse un giorno una signora a suo marito, «avete saputo che Netherfield Park è stata finalmente affittata?».
Il signor Bennet rispose di no.

Prima dichiarazione di Darcy (capitolo 34)
«Ho lottato invano. Non ci riesco, non reprimerò i miei sentimenti. Dovete consentirmi di dirvi con quale ardore io vi ami e vi ammiri».
Lo stupore di Elizabeth fu inesprimibile. Lo fissò, arrossì, fu assalita dai dubbi e rimase in silenzio. Lui considerò questo atteggiamento un incoraggiamento sufficiente e fece seguire subito la dichiarazione di tutto ciò che sentiva e che da lungo tempo provava per lei. Parlò molto bene, ma aveva anche altri sentimenti da esprimere oltre a quelli dettati dal cuore, e fu più eloquente parlando di orgoglio che di tenerezza. Si dilungò sulla consapevolezza dell’inferiorità di lei, sul fatto che il suo amore fosse per lui una degradazione e sugli ostacoli familiari che la ragione aveva sempre opposto a questo sentimento, con un calore che sembrava dipendere dal fatto che si rendeva conto di offenderla, ma che, con tutta probabilità, non avrebbe favorito la sua causa.


edizit-oep-repubblica-2004Titolo: Orgoglio e pregiudizio
Editore: la Repubblica, Roma
Collana: Ottocento, 13
Traduzione: Barbara Placido
Pagine: 438, rilegato con sopraccoperta e astuccio
Anno di pubblicazione: 2004
Prezzo: 7,90 Euro

Incipit
È una verità universalmente riconosciuta che uno scapolo in possesso di una buona fortuna sia in cerca di moglie.
Per quanto poco si possa sapere di quali siano le opinioni e i sentimenti di codesto scapolo al suo sopraggiungere in un qualsiasi vicinato, tale verità è talmente radicata tra le famiglie della zona, che quest’uomo verrà considerato legittima proprietà dell’una o dell’altra delle loro figlie.
– Mio caro signor Bennet, – gli disse un giorno sua moglie, – avete saputo che Netherfield Park è stata finalmente affittata?
Il signor Bennet rispose di no.

Prima dichiarazione di Darcy (II-11)
– Ho lottato invano. È inutile. I miei sentimenti non saranno soffocati. Dovete lasciare che vi dica quanto appassionatamente io vi ammiro e vi amo.
Lo stupore di Elisabeth (sic) fu indicibile. Lo fissò, arrossì, dubitò e rimase in silenzio. Lui considerò questo incoraggiamento sufficiente, e dette immediatamente seguito alla confessione di quel che provava e aveva a lungo provato per lei. Parlò bene, ma vi erano altri sentimenti, oltre a quelli del cuore, da precisare, e in materia di tenerezza non fu più eloquente che in materia di superbia. Sulla consapevolezza dell’inferiorità di lei… sull’umiliazione che tale scelta implicava… sugli ostacoli di famiglia che la ragione gli faceva contrapporre al sentimento, si soffermò con una intensità dovuta alla consapevolezza di ferire tali valori, ma certo non servì a sostenere la sua causa.


edizit-oep-einaudi-2007Titolo: Orgoglio e pregiudizio
Editore: Einaudi, Torino
Collana: ET Classici, 1454
Traduzione: Fernanda Pivano
Pagine: 408, brossura
Anno di pubblicazione: marzo 2007
Prezzo: 7,80 Euro

Incipit
È un fatto universalmente noto che uno scapolo provvisto di un cospicuo patrimonio non possa fare a meno di prendere moglie.
Per poco che si conoscano i sentimenti o le intenzioni di un uomo ricco e senza moglie al momento del suo primo apparire in un certo luogo, questo fatto è così radicato nella mente delle famiglie del vicinato, che egli viene considerato legittima proprietà dell’una o dell’altra delle loro figliuole.
– Caro Bennet, – gli disse un giorno la moglie, – hai sentito che Netherfield Park è stato finalmente affittato?
Mr Bennet rispose di no.

Prima dichiarazione di Darcy (capitolo 34)
– Invano ho lottato. Ma ho perso. Non posso. Non posso soffocare i miei sentimenti. Dovete permettermi di dirvi con quanto ardore vi ammiro e vi amo.
La reazione di Elizabeth fu unicamente di stupore. Assurdo, indescrivibile stupore. Spalancò gli occhi, arrossí, rimase incerta e tacque. Darcy considerò questo un incoraggiamento sufficiente e subito cominciò a confessarle tutto quello che sentiva e aveva a lungo sentito per lei. Parlava bene, ma c’erano altre ragioni da chiarire oltre a quelle del cuore, ed egli parlò di tenerezza con la stessa eloquenza con cui parlò di orgoglio. Sulla coscienza dell’inferiorità di lei, sul fatto che questa era un’umiliazione, sugli ostacoli familiari che la ragionevolezza aveva sempre opposto al suo sentimento, indugiò con un calore che era sicuramente dovuto all’importanza che attribuiva alla cosa, ma che, altrettanto sicuramente, non gli avrebbe procurato il successo.


edizit-oep-barbera-2007Titolo: Orgoglio e pregiudizio
Editore: Barbera, Siena
Collana: Nuovi Classici
Traduzione: Melania La Russa (in copertina è indicata Franca Severini)
Pagine: 348, rilegato con sopraccoperta
Anno di pubblicazione: aprile 2007
Prezzo: 7,80 Euro

Incipit
È una cosa risaputa che a uno scapolo in possesso di un’ingente fortuna manchi soltanto una moglie. Questa verità è così radicata nella mente delle famiglie del luogo che, nel momento in cui un simile personaggio viene a far parte del vicinato, prima ancora di conoscere anche lontanamente i suoi desideri in proposito, viene immediatamente considerato come proprietà legittima di una o l’altra delle loro figlie.
“Mio caro Bennet”, disse un giorno una signora al marito, “hai saputo che Netherfield Park è stato finalmente affittato?”
Il signor Bennet dichiarò di non saperlo.

Prima dichiarazione di Darcy (capitolo 34)
“Ho lottato invano. È inutile. I miei sentimenti non possono essere repressi. Dovete permettermi di dirvi che vi ammiro e vi amo ardentemente.”
Lo stupore di Elizabeth fu indicibile. Trasalì, arrossì, e tacque, dubbiosa. Questo fu considerato un incoraggiamento sufficiente, ed egli seguitò a confessargli (sic) tutto quello che sentiva e che provava da tempo per lei. Parlava bene; ma vi erano altri sentimenti, oltre a quelli del cuore, che doveva esprimere, e fu altrettanto eloquente nel dimostrare il suo orgoglio quanto lo fu nel rivelare il suo sentimento. L’idea della sua inferiorità sociale, per lui così degradante, degli ostacoli familiari, per cui aveva sempre cercato di combattere la sua inclinazione verso di lei, tutto fu esposto con un calore dovuto forse ai pregiudizi che aveva la sua ansia di vincere, ma che non era certo adatto a rendere accetta la sua domanda.


edizit-oep-dalai-2011Titolo: Orgoglio e pregiudizio
Editore: Baldini Castoldi Dalai, Milano
Collana: Classici tascabili
Traduzione: Giovanna Ponte
Pagine: 444, brossura
Anno di pubblicazione: febbraio 2011
Prezzo: 8,90 Euro

Incipit
Che uno scapolo in possesso di una fortuna debba essere in cerca di una moglie è una verità universalmente riconosciuta. E per quanto sia minima la conoscenza delle intenzioni e delle opinioni di un uomo simile al suo arrivo in un nuovo vicinato, questa verità è talmente ben radicata nelle menti delle famiglie circostanti, che egli è subito considerato proprietà di diritto di una o l’altra delle loro figlie.
«Mio caro signor Bennet», fece un giorno una signora al proprio marito, «avete sentito che finalmente hanno affittato Netherfield Park?»
Il signor Bennet disse di no.

Prima dichiarazione di Darcy (capitolo 34)
«Invano ho combattuto. Ma non funziona. Non riesco a soffocare i miei sentimenti. Dovete permettermi di confessarvi quanto voi mi piacete, anzi, quanto ardentemente io vi ami.»
Lo stupore di Elizabeth fu indescrivibile. Spalancò gli occhi, arrossì, dubitò e infine tacque. Darcy considerò questo comportamento come un assenso e continuò con la descrizione dei sentimenti che provava verso di lei da tantissimo tempo. Si espresse con grande proprietà, ma c’erano sentimenti oltre a quelli del cuore da dover spiegare, e lui non fu più eloquente sull’argomento della tenerezza che su quello dell’orgoglio. Le sue convinzioni circa l’inferiorità sociale di Elizabeth, il fatto che questo rappresentava per lui una degradazione, oltre che un ostacolo difficile da superare per la sua di famiglia, furono snocciolati con un ardore che sembrava mirato a ferirla, mentre invece era semplicemente il meno adatto al mondo per convincerla ad accettare la sua proposta.


In basso, la copertina di Petra Zari dell'edizione curata da JASIT (2013)

Titolo: Orgoglio e pregiudizio
Editore: jausten.it (on-line)
Traduzione: Giuseppe Ierolli
Anno di pubblicazione: 10 marzo 2011
La stessa edizione, a cura della JASIT e con
progetto grafico di Petra Zari, è disponibile
in formato cartaceo su “imiolibro” (link).

Incipit
È una verità universalmente riconosciuta, che uno scapolo in possesso di un’ampia fortuna debba avere bisogno di una moglie.
Per quanto poco si possa sapere circa i sentimenti o i punti di vista di un uomo del genere al suo primo apparire nel vicinato, questa verità è così saldamente fissata nelle menti delle famiglie del circondario, da considerarlo di legittima proprietà di una o l’altra delle loro figlie.
“Mio caro Mr. Bennet”, gli disse un giorno la sua signora, “hai saputo che finalmente Netherfield Park è stato affittato?”
Mr. Bennet rispose di no.

Prima dichiarazione di Darcy (capitolo 34)
“Invano ho lottato. Non è servito. Il miei sentimenti non possono essere repressi. Dovete permettermi di dirvi con quanto ardore vi ammiro e vi amo.”
Lo stupore di Elizabeth era inesprimibile. Lo fissò, arrossì, dubitò e rimase in silenzio. Fu considerato un incoraggiamento sufficiente, e seguì immediatamente l’ammissione di tutto ciò che lui provava, e aveva a lungo provato, per lei. Parlava bene, ma c’erano da descrivere sentimenti che andavano oltre quelli del cuore, e sull’amore non fu più eloquente di quanto lo fu sull’orgoglio. La consapevolezza dell’inferiorità di lei… il degradarsi che ciò comportava… gli ostacoli familiari che la ragionevolezza aveva sempre opposto ai sentimenti, furono dispiegati con una intensità che sembrava dovuta all’importanza di ciò che stava offendendo, ma che era molto improbabile potesse servire alla sua causa.


edizit-oep-rizzoli-2013Titolo: Orgoglio e pregiudizio
Editore: Rizzoli, Milano
Collana: La biblioteca delle ragazze
Traduzione: Claudia Manzolelli
Pagine: 401, brossura
Anno di pubblicazione: agosto 2013
Prezzo: 8,00 Euro

Incipit
È una verità universalmente riconosciuta che uno scapolo in possesso di una discreta fortuna debba essere in cerca di una moglie.
Per quanto poco si sappia dei sentimenti e delle opinioni di quell’uomo al momento del suo arrivo in una nuova comunità, questa verità è radicata a tal punto nella mente dei suoi vicini da far sì che venga considerato legittima proprietà dell’una o dell’altra delle ragazze da marito.
«Mio caro Mr Bennet» lo apostrofò un giorno sua moglie, «avete sentito che Netherfield Park è stata finalmente affittata?»
Mr Bennet rispose che non lo aveva sentito.

Prima dichiarazione di Darcy (capitolo 34)
«Ho lottato, ma invano. Non serve a nulla. Non posso reprimere i miei sentimenti. Vi prego, permettetemi di dirvi con quanto ardore vi ammiro, e vi amo.»
Lo stupore di Elizabeth fu assoluto. Lo guardò, arrossì e rimase in silenzio, incredula. Lui lo considerò un incoraggiamento sufficiente a continuare e le confessò tutto ciò che provava per lei da molto tempo. Scelse accuratamente le parole, ma non furono solo i sentimenti del cuore a trovare sfogo ed egli fu molto più eloquente nel parlare del suo orgoglio che nell’esprimere la tenerezza. Insistette sull’inferiorità di lei, sul fatto che amarla fosse abbassarsi e sugli ostacoli familiari, che la ragione aveva sempre opposto ai sentimenti, con un fervore che veniva dalla consapevolezza del torto che faceva alla propria posizione sociale, ma che non lo aiutò affatto a conquistarla.


downloadTitolo: Orgoglio e pregiudizio
Editore: De Agostini, Novara
Collana: DeA Classici
Traduzione: Marina Migliavacca Marrazza
Pagine: 422, brossura con bandelle
Anno di pubblicazione: luglio 2016
Prezzo: 9,90 Euro

Incipit
È una verità riconosciuta da tutti che uno scapolo in possesso di un buon patrimonio debba per forza volere una moglie.
Così, anche se si sa poco o niente dei sentimenti e delle reali intenzioni dell’uomo in questione, questa verità è talmente radicata nella mente dei suoi vicini di casa da considerarlo subito legittima proprietà di una delle loro figlie, non appena viene ad abitare nei dintorni.
«Mio caro Mr Bennet» disse un giorno Mrs Bennet al marito «hai sentito che finalmente hanno affittato Netherfield Park?»
Mr Bennet rispose di no.

Prima dichiarazione di Darcy (capitolo 34)
«Ho combattuto invano. È inutile. Non posso reprimere i miei sentimenti. Dovete permettermi di dirvi che ho una grande ammirazione per voi e vi amo ardentemente.»
Lo sbalordimento di Elizabeth fu indicibile. Spalancò gli occhi, arrossì, esitò e non aprì bocca. Lui si sentì sufficientemente incoraggiato a proseguire, così confessò tutto quello che provava per lei da lungo tempo. Si esprimeva bene, ma ci teneva a chiarire anche tutte le ragioni che andavano al di là di quelle del cuore, quindi parlò di orgoglio tanto quanto parlò di amore. La consapevolezza dell’inferiorità sociale di Elizabeth, che per Darcy era una cosa umiliante, nonché gli ostacoli familiari che la ragione aveva sempre opposto al sentimento, furono ribaditi con un fervore commisurato alla gravità dello strappo che stava facendo alle regole, anche se di certo questa non era la strategia più efficace per perorare la propria causa.


Titolo: Orgoglio e pregiudizio
Editore: Bompiani-Giunti, Milano-Firenze
Collana: I Classici Bompiani
Traduzione: Chiara Codecà
Pagine: 496, cartonato
Anno di pubblicazione: 9 maggio 2018
Prezzo: 12,00 Euro

Incipit
È una verità universalmente riconosciuta che uno scapolo in possesso di un buon patrimonio debba avere bisogno di una moglie.
Questa verità è così salda nelle menti delle famiglie del vicinato che, per quanto poco si sappia dei sentimenti o delle opinioni di quell’uomo, dal momento del suo arrivo è considerato legittima proprietà dell’una o dell’altra delle loro figlie.
“Mio caro Mr Bennet,” gli disse un giorno la sua signora, “hai sentito che Netherfield Park è stato finalmente affittato?”
Mr Bennet rispose di no.

Prima dichiarazione di Darcy (capitolo 34)
“Ho lottato, ma invano. Non serve. I miei sentimenti non possono essere soffocati. Dovete permettermi di dirvi con quanto ardore vi ammiro e vi amo.”
Lo stupore di Elizabeth era assoluto. Lo fissò, arrossì, dubitò e tacque. Lui lo considerò un incoraggiamento sufficiente e ne seguì immediatamente la confessione di tutto ciò che provava, da molto tempo, per lei. Si esprimeva a modo, ma bisognava descrivere sentimenti diversi da quelli del cuore, e fu equamente eloquente parlando di orgoglio e di affetto. La consapevolezza dell’inferiorità di lei e di quanto fosse mortificante, e gli impedimenti familiari che avevano sempre ostacolato i suoi sentimenti, furono approfonditi con un fervore dovuto con ogni probabilità alla consapevolezza del rango che stava tradendo, ma che non poteva aiutarlo a conquistarla.


Titolo: Orgoglio e pregiudizio
Editore: HarperCollins, Milano
Collana: Classici
Traduzione: Beatrice Masini
Pagine: 352, brossura
Anno di pubblicazione: 16 settembre 2021
Prezzo: 12,00 Euro

Incipit
È una verità universalmente riconosciuta che uno scapolo in possesso di un buon patrimonio deve per forza essere in cerca di una moglie.
Per quanto poco noti possano essere i sentimenti e le opinioni di un uomo simile quando entra a far parte di un nuovo vicinato, questa verità è così chiara nelle menti delle famiglie dei dintorni da farlo considerare legittima proprietà di qualcuna delle figlie.
Un giorno Mr. Bennet si sentì dire da sua moglie: «Mio caro, hai sentito che finalmente Netherfield Park ha un inquilino?».
Mr. Bennet rispose di no.

Prima dichiarazione di Darcy (capitolo 34)
«Ho lottato invano. Non serve. I miei sentimenti non vogliono saperne di essere soffocati. Dovete consentirmi di dirvi con quanta passione vi ammiro e vi amo».
Lo stupore di Elizabeth fu indicibile. Lo fissò, arrossì, dubitò, e tacque. Lui lo considerò un incoraggiamento sufficiente; seguì la confessione di tutto ciò che provava, e provava da tempo, per lei. Parlò bene; ma c’erano altri sentimenti di cui rendere conto, oltre a quelli sgorgati dal cuore; e si diffuse tanto sulla tenerezza quanto sull’orgoglio. L’inferiorità di lei, il fatto che amarla era abbassarsi, gli ostacoli familiari che avevano sempre contrastato le sue inclinazioni: su tutto questo Darcy si diffuse con una foga che derivava dalla consapevolezza di far torto al proprio rango ma che era molto improbabile giocasse a suo favore.


Titolo: Orgoglio e pregiudizio
in: Romanzi e altri scritti (vol. I)
Editore: Mondadori, Milano
Collana: i Meridiani
Traduzione: Susanna Basso
Pagine: 647-1056
Anno di pubblicazione: 10 maggio 2022
Prezzo: 80,00 Euro

Susanna Basso aveva già tradotto il romanzo in una edizione pubblicata da Frassinelli nel 1996. In questa nuova edizione la traduzione precedente non è citata.

Incipit
È una verità universalmente riconosciuta che uno scapolo in possesso di una discreta fortuna debba essere in cerca di una moglie.
Per quanto poco noti siano i sentimenti e i gusti di un simile uomo nel momento in cui entra a far parte di una comunità, tale convinzione è così ben radicata nelle menti delle famiglie del vicinato che il giovane finisce per essere ritenuto legittima proprietà di una o dell’altra delle loro figlie.
«Bennet, mio caro» gli disse un giorno sua moglie, «hai sentito che finalmente affittano Netherfield Park?»
Mr Bennet rispose che no, non aveva sentito.

Prima dichiarazione di Darcy (II-11)
«È inutile che continui a lottare. Non serve. Non riesco a reprimere i miei sentimenti. Dovete permettermi di dirvi che vi ammiro e vi amo ardentemente.»
Lo stupore di Elizabeth fu inesprimibile. Lo fissò, arrossì e, incredula, rimase in silenzio. Il che a lui parve un incoraggiamento sufficiente, e subito proseguì confessando tutto ciò che, ormai da tempo, provava per lei. Si esprimeva bene, ma oltre a quelli del cuore c’erano altri sentimenti da chiarire, ed egli parlò con eloquenza di orgoglio non meno che di tenerezza, La consapevolezza dell’inferiorità di lei – e dell’umiliazione che ne conseguiva,- degli ostacoli famigliari che la ragione aveva sempre contrapposto all’impulso, furono analizzati con un’intensità che pareva derivare dal timore di ferirla, ma di certo non contribuiva a perorare la sua causa.


 

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2 commenti

  1. Secondo me l’edizione migliore e’ quella di Maria Luisa Agosti Castellani, leggermente “Toscana” ma del resto anche Manzoni andò a sciacquare i panni in Arno!!

Che cosa ne pensi?