Due pollici d’avorio, numero 2, giugno 2015

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Rivista quadrimestrale della Jane Austen Society of Italy (JASIT) riservata ai Soci
Direttore: Mara Barbuni
Ideazione grafica e impaginazione di Petra Zari
ISSN 2420-9929
Numero 2, giugno 2015, pagg .53

dpda-02-01Conversazione e calze blu.
L’erudizione femminile prima di Jane Austen

MARA BARBUNI

Qual era la condizione delle donne nel mondo intellettuale inglese prima di Jane Austen? Questo articolo disegna un ritratto del fenomeno delle Bluestocking e dello stato dell’erudizione femminile tra fine Sette e inizio Ottocento, seguendo la parabola della celebrità delle scrittrici, delle artiste, delle studiose e delle padrone dei salotti letterari londinesi. Perché è anche grazie a loro, e alla loro influenza sulla loro epoca, se la voce di una signorina non particolarmente benestante dello Hampshire poté diventare immortale.


dpda-02-02Trattative, tirature, vendite: Jane Austen e gli editori
GIUSEPPE IEROLLI

Dalla lettera del 1797 del reverendo George Austen a un editore di Londra per proporre un manoscritto della figlia Jane, fino alla pubblicazione alla fine del 1817 dei due romanzi postumi, i rapporti di Jane Austen con la parte “pratica” della letteratura coprono un periodo di vent’anni, un periodo in cui la scrittrice divenne man mano più consapevole delle proprie capacità, trasformando i divertissement degli anni giovanili, e le prime prove di scrittura più strutturate, nei sei romanzi che, nel corso dei due secoli trascorsi da allora, sono diventati uno dei fenomeni editoriali più importanti della storia letteraria. In questo articolo viene ricostruito il percorso che portò alle prime edizioni di quei romanzi, con le trattative, le delusioni, i dubbi, i guadagni e le perdite che furono parte integrante della vita dell’autrice.


dpda-02-03Ricezione, modi e mode del romanzo gotico
LUCA GANDOLFI

Questo articolo esplora l’interessante e variegato mondo della produzione letteraria di genere “gotico” parodiata da Jane Austen in L’abbazia di Northanger. Tra grandi scrittori e prodotti scadenti, tra prezzi di copertina e forti passioni, seguiamo l’autore lungo una strada lastricata di denaro, di fanatismo e di alta letteratura.


dpda-02-04(Un)happily Ever After: il fallimento nell’immancabile
lieto fine dei romanzi austeniani

ANGELA SILEO

Contrariamente all’opinione comune, che ritiene i romanzi di Jane Austen delle storie d’amore a lieto fine, l’autrice di questo articolo mette in dubbio la felicità delle sorti di Elizabeth, di Marianne, di Fanny e di Emma in un accurato percorso critico che fa riferimento alla saggistica e contemporaneamente alle scelte lessicali della scrittrice. Un articolo che potrebbe farci dubitare di tante verità date per scontate…


dpda-02-05Jane Austen nel posto delle fragole.
L’influenza di «Persuasion» nella scrittura di Virginia Woolf

CESARE CATÀ

Persuasione è l’opera austeniana in cui è maggiormente importante il ruolo del Tempo. Il Tempo dei ricordi e della nostalgia – che per la gran parte del libro separa Anne dal suo Capitano – è una sostanza impalpabile eppure reale, come lo è nei romanzi di Virginia Woolf. L’autore di questo articolo ci accompagna in una sensibile e profonda riflessione sul tema, regalandoci anche riferimenti a Shakespeare e al cinema di Ingmar Bergman.


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Viaggio in Austenland, lungo le tracce dei manoscritti
SILVIA OGIER

Questo articolo ci racconta nel dettaglio le collocazioni dei manoscritti di Jane Austen, tra lettere, opere incompiute e capitoli cancellati. Partiamo con l’autrice per un viaggio in una Austenland fatta di parole vergate da un pennino, fermandoci per un po’ nelle isole britanniche, volando fino agli Stati Uniti e sognando gli antipodi. Oppure…


dpda-02-07Balli infelici in «Mansfield Park»
SUSANNAH FULLERTON

Per la rubrica «Lezioni di ballo con Jane Austen», un’analisi di Mansfield Park dal punto di vista del ruolo e della funzione della danza. Scopriamo uno dei pochi sorrisi di Fanny, la meschinità di personaggi insospettabili e i rapporti di potere interni alla famiglia Bertram, mentre i violinisti accordano i loro strumenti, si preparano i tavoli da whist e la cuoca prepara il negus.


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Jane Austen sullo schermo
FEDERICA VACCHETTI

Questo articolo offre una rassegna delle trasposizioni in film delle opere di Jane Austen, soffermandosi non solo su attori e giudizi estetici, ma anche sul raffinato processo della loro produzione e sui richiami ad altre grandi opere della “settima arte”.

 

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