Citazioni da Mansfield Park

In questo post abbiamo raccolto una serie di citazioni dal romanzo Mansfield Park che possono mettere in luce qualche argomento, qualche particolare, qualche personaggio su cui provare a riflettere, soprattutto se lo state leggendo in questo momento, o semplicemente per ricordare alcuni passaggi e, magari, farvi venire voglia di riaprirlo. Le citazioni sono in italiano (sono tratte dal sito jausten.it e le potete trovare anche nel volume che abbiamo dedicato al bicentenario del romanzo). Naturalmente, potete aggiungere le vostre citazioni preferite nei commenti a questo post o annotarle su un taccuino. Buona lettura!

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Austen e Vermeer

Un articolo dalla rivista “Persuasions On-Line” della Jane Austen Society of North America, nel quale Marsha Huff analizza alcuni dipinti di Johannes Vermeer mettendoli a confronto con brani tratti dai romanzi di Jane Austen.

Austen e Vermeer, artisti e colleghi
di Marsha Huff
Volume 42, No. 1 – Winter 2021

Quando John Murray pubblicò Emma, chiese a Walter Scott di scrivere una recensione del romanzo per la pubblicazione sulla sua rivista letteraria, la Quarterly Review. Scott, nella sua recensione non firmata, afferma che le prime opere dell’autrice di EmmaRagione e sentimento e Orgoglio e pregiudizio – “appartengono a un tipo di narrativa nata quasi ai nostri giorni, e che tratteggia personaggi e vicende presi dalla normale vita quotidiana”. Scott sostiene che in questo nuovo “tipo di narrativa”, l’autrice di Emma e dei romanzi precedenti “è quasi da sola”. Per quanto riguarda Emma, scrive:

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Orgoglio e pregiudizio compie 209 anni

Ogni anno, il 28 gennaio è una data molto speciale perché è il giorno del compleanno di Pride and Prejudice (Orgoglio e pregiudizio), che veniva pubblicato per la prima volta oggi nel 1813. Questo romanzo è anche la stella luminosa sotto la quale è nata JASIT poiché l’associazione è stata fondata il giorno del Bicentenario del romanzo, nel 2013 (e oggi compie 9 anni!). Per celebrare il compleanno del darling child di Jane Austen, vi invitiamo come di consueto a rileggerlo per passare la giornata in compagnia della protagonista Elizabeth Bennet e del variegato, appassionante mondo che l’autrice ha costruito intorno alla sua indimenticabile figura. Di seguito, leggeremo qualche passo dalle lettere di quel periodo in cui l’autrice esprime i suoi pensieri sull’opera appena pubblicata. In chiusura del post, condivideremo con voi la foto delle edizioni di questo romanzo che si trovano nelle librerie dei membri del Consiglio Direttivo di JASIT e tra le quali ognuno sceglierà quella che ci accompagnerà nella rilettura di oggi. E voi, quale sceglierete? Fatecelo sapere nei commenti!

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Orgoglio e Pregiudizio compie 208 anni. Festeggiamolo insieme!

Tutto sommato comunque mi sento discretamente fiera e discretamente soddisfatta. – L’opera è un po’ troppo leggera, brillante, frizzante; – le manca un po’ d’ombra […]. Dubito sul tuo pieno accordo con me su questo punto.

Con la consueta sottile autoironia, così scriveva Jane Austen alla sorella Cassandra nel gennaio 1813 commentando il suo secondo romanzo uscito pochi giorni prima, il 28 gennaio: l’opera è Orgoglio e Pregiudizio, che lei stessa definiva my own darling child, il mio adorato bambino.
Per noi di JASIT è anche la stella luminosa sotto la quale siamo nati: l’associazione infatti è stata fondata il giorno del Bicentenario del romanzo, il 28 gennaio 2013, e oggi compie otto anni.
In questa giornata così importante, vi invitiamo a festeggiare insieme a noi questo duplice compleanno, celebrando il capolavoro di Jane Austen con un gioco sui nostri canali social, Facebook e Twitter, oppure anche nei commenti di questo post. Come? Leggete di seguito!

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Cambridge vs Oxford: punto o virgola?

Le edizioni critiche dell’opera completa di Jane Austen sono due: una pubblicata dalla Oxford University Press nel 1923 (The Novels) e nel 1954 (Minor Works), curata da R. W. Chapman, e l’altra dalla Cambridge University Press, pubblicata negli anni 2005-2008, a cura di Janet Todd (General Editor) e con curatori diversi per i singoli volumi.
Tra le due ci sono alcune differenze formali, mai però macroscopiche e più che altro dovute a scelte tra piccole differenze rilevabili tra le prime edizioni delle opere delle quali non esistono manoscritti, o da letture leggermente diverse dei manoscritti rimasti.
Una però è abbastanza significativa, e trae origine da una correzione proposta da uno storico e uomo politico inglese, nonché appassionato lettore austeniano: Thomas Babington Macaulay (1800-1859), che tra l’altro è famoso in ambito austeniano per essere stato il primo ad avvicinare Austen a Shakespeare (vedi Thomas Babington Macaulay on Jane Austen).

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«Quell’eccellente Miss Bates»: tra comicità e dramma, tra realtà e finzione

Nell’indimenticabile figura della zitella povera e attempata di Highbury, che da due secoli conquista i lettori con la sua prosa irrefrenabile e sconclusionata, Jane Austen ritrae un aspetto drammatico della condizione femminile del suo tempo. L’articolo di oggi analizza il valore tragico e realistico di questo capolavoro di comicità, presentando anche i modelli veri a cui la scrittrice si è molto probabilmente ispirata per creare “l’eccellente” Miss Bates.

L’articolo originale è apparso sulla rivista di Jane Austen Society of Italy “Due pollici d’avorio”, numero 4 (2016), pagg. 48-52. Per richiedere l’intero numero, scrivere a info@jasit.it.

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