Persuasione: nuova edizione Feltrinelli

edizit-p-feltrinelli-2015Nel giugno scorso è stata pubblicata da Feltrinelli una nuova edizione italiana di Persuasione, tradotta da Maria Baiocchi e Anna Tagliavini.

Al testo seguono una Postfazione di Sara Poledrelli (ripresa dall’edizione Barbera del 2009, nella quale erano presenti alcune inesattezze biografiche qui corrette) e la traduzione del penultimo capitolo della prima stesura, poi sostituito da due capitoli (penultimo e terzultimo) in quella definitiva.

Scheda del libro
Persuasione
di Jane Austen
Traduzione di Maria Baiocchi e Anna Tagliavini
Postfazione di Sara Poledrelli
Casa Editrice: Feltrinelli (Universale economica / Classici)
Pagine: 314, brossura
Prima edizione: giugno 2015
ISBN: 9788807901980

Nella pagina dedicata alle edizioni italiane del romanzo potete leggere due brani da questa edizione e da numerose altre.

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Chi ispirò il personaggio di Miss Bates a Jane Austen?

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Miss Bates secondo l’illustratore C. E. Brock

Tra i tanti, variegati personaggi che circondano Emma nell’omonimo romanzo, la mia preferenza va senza indugi a Miss Bates.
La zitella attempata, povera e costretta ad accudire la propria anziana madre, è un capolavoro di comicità con la sua esasperante, incessante chiacchiera senza capo né coda, le esclamazioni ripetute, le frasi sincopate, i prodigiosi salti di palo in frasca e le piccole manie compulsive. Ma è anche un personaggio profondamente tragico, che incarna la condizione sociale delle donne non sposate in una società graniticamente maschile, che affidava alle donne un solo e unico lavoro, quello di moglie e madre, di fatto condannando le nubili a vivere della carità altrui – proprio come Miss Bates, intorno alla quale tutta Highbury si prodiga.
I difetti pesantissimi di Miss Bates sono stemperati dal suo cuore d’oro e dal fatto che non la sentiamo mai lamentarsi di nulla ed appare sempre contenta.
Così che, mentre ridiamo di lei e stemperiamo la nostra esasperazione, Jane Austen (con uno dei suoi geniali miracoli narrativi) riesce ad instillare nel nostro cuore anche la compassione, e ci fa sentire desiderosi di unirci ai notabili di Highbury per fare qualcosa di buono e gentile per lei, proprio come farebbe Mr Knightley.

Durante il Jane Austen Book Club dello scorso 17 gennaio, in Salaborsa a Bologna, dedicato a Emma, ho chiuso l’incontro con una battuta proprio sulla mia amata Miss Bates: riflettendo sul fatto che Jane Austen traeva ispirazione dal variegato microcosmo che popolava la sua vita quotidiana, ho chiosato esclamando “Chissà chi le ha ispirato Miss Bates!”.

Ebbene, di recente mi sono imbattuta in un indizio che mi ha permesso di rintracciare il modello reale per Miss Bates. E, indagando, ho scoperto che ce ne sono addirittura due… Potete immaginare una Miss Bates elevata al quadrato?

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Emma edizione speciale Bicentenario – Un’esclusiva JASIT

Cover EMMA Bicentenary JASITIn occasione del bicentenario della pubblicazione di Emma, la Jane Austen Society of Italy (JASIT) desidera rendere omaggio a questo capolavoro e alla sua Autrice con un’edizione speciale, continuando la serie iniziata del 2013 con Orgoglio e pregiudizio e proseguita con Mansfield Park (2014).

Come i precedenti volumi, Emma Bicentenary Edition 1815-2015, a cura di JASIT, è il frutto di un lavoro di squadra dei fondatori: in particolare, Giuseppe Ierolli ha tradotto e curato il testo, corredandolo di numerose note esplicative e arricchendolo di altri scritti strettamente legati al romanzo, come l’illustre recensione firmata da Walter Scott. Petra Zari ha curato il progetto grafico, creando una copertina che, come le altre Edizioni del Bicentenario, riprende la simbologia dei fiori: in questo caso, il “Gelsomino bianco” (Jasminum officinale) significa “Amabilità” e rappresenta l’animo di Emma Woodhouse, mentre il cappello a cilindro rappresenta la sua controparte e, in qualche modo, la sua coscienza, ovvero Mr. Knightley.
All’interno, l’inizio del romanzo è introdotto da una sua illustrazione esclusiva. Il risultato è un volume prezioso, nella veste e nel contenuto.

Chiunque desideri regalarsi e/o regalare un ricordo speciale di questo Bicentenario può acquistare Emma Bicentenary Edition 1815-2015, a cura di JASIT, su ilmiolibro.it a 16,50 euro (più spese di spedizione) cliccando sui Link Utili in fondo a questo post.

Scheda del libro
Emma di Jane Austen
Traduzione di Giuseppe Ierolli
Illustrazioni di copertina, interne e progetto grafico di Petra Zari
Edizioni ilmiolibro.it – Narrativa
1a edizione: settembre 2015
Formato 15×23
Copertina Morbida, a colori
Pagine 488, bianco e nero

Link Utili
– Per acquistare il libro, vai alla pagina di ilmiolibro.it
– Per leggere le prime pagine, vai all’anteprima
– Consulta anche la scheda dell’Edizione Speciale JASIT Bicentenario di Orgoglio e Pregiudizio e Mansfield Park 

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Le strane cugine

Un articolo dalla rivista “Persuasions On-Line” della Jane Austen Society of America, nel quale Christine Kenyon Jones ci racconta la storia di Dido Elizabeth Bell e del prozio, il giudice capo della corte suprema inglese Lord Mansfield, intrecciando le vicende reali con possibili influenze sulla composizione di Mansfield Park.

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Le strane cugine: Mansfield Park e la famiglia Mansfield
di Christine Kenyon Jones
V.31, NO.1 (Winter 2010)

In questo articolo sono presi in esame i possibili legami tra un ritratto di due membri della famiglia del famoso giudice del diciottesimo secolo, Lord Mansfield, (1) e il romanzo Mansfield Park di Jane Austen. L’ipotesi è che il ritratto di cugine “diverse”, nel contesto della tratta degli schiavi, possa aver influenzato il modo in cui Austen ha trattato questi argomenti nel romanzo.

Ritratto di Dido Elizabeth Bell e Lady Elizabeth Murray
Ritratto di Dido Elizabeth Bell e Lady Elizabeth Murray

Dipinto negli anni ’70 del Settecento da un artista sconosciuto, il ritratto raffigura due nipoti di Lord Mansfield, Lord Chief Justice of England dal 1756 al 1788. A destra, Lady Elizabeth Murray, figlia del nipote ed erede di Lord Mansfield, il settimo Visconte Stormont. Lady Elizabeth era nata nel 1760 ed era stata cresciuta da Lord Mansfield e dalla moglie dopo la morte della madre quando lei era una bambina. Dido Elizabeth Bell, a sinistra, era la figlia illegittima di un altro nipote di Lord Mansfield, il capitano John Lindsay e di una donna nera probabilmente schiava, Maria Bell. Dido era nata nel 1761 ed era stata cresciuta da Lord e Lady Mansfield fin dall’infanzia. Le ragazze sono ritratte a Kenwood, proprietà di Lord Mansfield a Hampstead, a nord di Londra, e nell’angolo in basso a sinistra si può vedere la famosa veduta da Kenwood della cattedrale di Saint Paul. Il quadro è ora nello Scone Palace, a Perth, in Scozia, ma è stato a Kenwood nel 2007 in occasione di una mostra per celebrare il bicentenario dell’abolizione della schiavitù in Gran Bretagna. (“Slavery and Justice”).

Ci sono diverse cose che legano il quadro a Jane Austen. La prima è la ben nota ipotesi che il titolo Mansfield Park si riferisca a Lord Mansfield e alla sua famosa sentenza del 1772, nella quale venne stabilito che un imputato nero, James Somerset, non potesse essere fatto uscire dall’Inghilterra contro la sua volontà per essere riportato in schiavitù nella colonia della Virginia. (2) “Lo stato di schiavitù […] è talmente disgustoso”, stabilì Mansfield, che “quali che siano i fastidi […] che dovessero scaturire da questa decisione, non posso affermare che ciò sia permesso o approvato dalla legge inglese, e quindi, il nero dev’essere liberato (White 1).

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Mary Musgrove: deus ex-machina in Persuasione

Nel corso del Jane Austen Book-Club del 14 febbraio 2015, durante la discussione di Persuasione, sono intervenuta a favore di quello che è per me un personaggio fondamentale del sesto romanzo di Jane Austen – tra parentesi, il mio preferito –, ovvero Mary Elliot Musgrove.
Basandomi sulle linee guida che avevo appuntato in quell’occasione, ho cercato di ricostruire il mio intervento per coloro che non erano presenti nell’Auditorium Enzo Biagi della Biblioteca Salaborsa a Bologna in quella data.

Mary Musgrove: deus ex-machina in Persuasione

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Sophie Thompson – Mary Musgrove in Persuasion 1995

Mary Musgrove, l’ipocondriaca ed egocentrica sorella di Anne Elliot è spesso sottovalutata, considerata sovente un personaggio fastidioso, una persona noiosa e irritante, da tollerare a stento nel corso della lettura.

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Due storie di mare

Forse perché la luminosa prospettiva di servire nella Marina e di condurre una vita avventurosa era un’ambizione per molti uomini che vivevano in città come Portsmouth o Plymouth – sta di fatto che i meridionali si rassegnavano più docilmente all’oppressione della coscrizione obbligatoria di quanto facessero le popolazioni del Nord-Est (1).

copertina SylviaLa romanziera vittoriana Elizabeth Gaskell aveva molto a cuore le differenze antropologiche e sociologiche tra il Nord e il Sud del suo Paese. Se il suo Nord e Sud (1855) dà a questo contrasto un ruolo addirittura eponimo, anche la Vita di Charlotte Brontë (1857) e Gli innamorati di Sylvia (1863) dimostrano una grande attenzione per l’aspetto storicista di una narrazione – ovvero la presentazione di un racconto e dei suoi personaggi come il necessario risultato delle influenze esercitate su di loro dal luogo e dal momento storico. Il passo citato all’inizio fa riferimento alla leva militare obbligatoria istituita nel corso delle guerre napoleoniche per ovviare alla scarsità di uomini nelle fila della Marina britannica: Gaskell fa di questo episodio storico il perno delle vicende narrate in Gli innamorati di Sylvia, e la diversità di reazione che viene individuata fra i cittadini settentrionali e quelli meridionali mi ha fatto tornare in mente due storie di mare, per certi versi simili eppure fondamentalmente differenti, narrate dai due marinai che sono i protagonisti, rispettivamente, di questo romanzo storico di Elizabeth Gaskell e di Persuasione di Jane Austen: Charley Kinraid e Frederick Wentworth.

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