Due pollici d’avorio, la rivista di JASIT. Pubblicato oggi il terzo numero

Nella giornata di oggi, tutti coloro che si sono associati alla Jane Austen Society of Italy ricevono il terzo Numero di Due Pollici d’avorio, la rivista di JASIT.

Ecco l’elenco dei contributi che i Soci possono leggere all’interno di questo Numero 3:

Due Pollici d'Avorio N.03 – cover

– Miss Austen, l’anonimato e il nome stampato su due libri altrui    
Silvia Ogier
– Dandy, Grand Tour ed ereditiere: breve storia del «Fashionable Novel»  
Luca Gandolfi
– Sulla scrittura del romanzo      
Anna Letitia Barbauld (a cura di Mara Barbuni)
– I balli pubblici e le regole delle Assembly Rooms           
Gabriella Parisi  
– Jane Austen in classe: tra letteratura e cinema    
Marta Piazza
– Jane Austen nella scrittura di Elizabeth Gaskell      
Mara Barbuni
– Quasi un’altra sorella. I diari di Fanny Knight   
Giuseppe Ierolli
– Conversazione con Giorgia Genco
A cura di JASIT

Potete leggere la presentazione dei singoli articoli nella pagina dedicata a questo numero.

Vi ricordiamo infine che tutte le indicazioni per diventare Soci di JASIT e poter ricevere, tre volte all’anno, la Rivista ufficiale di JASIT, Due Pollici d’Avorio, sono raccolte a questo link: https://www.jasit.it/iscriviti/

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Per chi non c’era: Emma e il JABC al Festival dei Lettori – Resoconto dell’incontro del 25 Settembre

“Non sappiamo che cosa pensiamo di un libro fino a quando non ne abbiamo parlato con altri”  (Aidan Chambers)

11015073_473726776140943_6478737301690345061_nIniziamo questo racconto di libri e condivisione con una delle citazioni stampate sul calendario del Festival dei Lettori, che ha ospitato il Jane Austen Book Club il 25 settembre scorso, perché rappresenta al meglio lo spirito di un Gruppo di Lettura.

Quest’anno, abbiamo avuto il grande piacere di inaugurare il secondo ciclo del nostro amato Jane Austen Book Club di Salaborsa e Jane Austen Society of Italy (JASIT) in un’occasione molto speciale: il Festival dei Lettori, evento organizzato dal Comune di Bologna e dall’Istituzione Biblioteche Bologna.
Emma - 1816Non solo: il Jane Austen Book Club ha avuto l’ulteriore onore di aprire le danze del Festival perché è stato il primo dei 23 incontri previsti dal ricco programma dell’edizione 2015.
La scelta di dedicare questo incontro a Emma ci è venuta in mente in modo del tutto spontaneo perché tra pochi mesi questo romanzo compirà ben 200 anni: Jane Austen ebbe il piacere di vederlo pubblicato il 23 dicembre del 1815; il frontespizio fu datato 1816, e per questo le celebrazioni continueranno anche il prossimo anno.

Venerdì 25 settembre alle 17, nell’Auditorium di Salaborsa, si è svolto questo incontro inaugurale. JASIT era rappresentata dalla presidente, Silvia Ogier, e dalla consigliera e cofondatrice Petra Zari, che ha curato anche la diretta online sulla pagina facebook del gruppo.
Al tavolo degli oratori, era presente anche la madrina del JABC e padrona di casa, Rosalia Ragusa, Responsabile della promozione delle raccolte di Biblioteca Salaborsa, e l’ospite/esperto, il Prof. Massimiliano Morini, docente di Lingua e Traduzione – Lingua Inglese all’Università degli Studi di Udine.
Tra il pubblico, oltre a molti fedelissimi del JABC e tanti non austeniani (che speriamo di aver conquistato), anche una graditissima sorpresa: le Prof.sse Serena Baiesi e Carlotta Farese, docenti di letteratura inglese presso l’Università di Bologna, che hanno animato il dibattito insieme ai presenti.

Come promesso anche in quel frangente, ecco un resoconto, redatto da Silvia Ogier e Petra Zari, dedicato a chi non c’era e desidera qualche dettaglio, ma anche a chi c’era ed ha il piacere di tornare con la memoria a questa interessante condivisione.

Buona lettura!

P.S. Non perdete il prossimo post, le sorprese scaturite dall’incontro con Emma non sono finite…

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Il Jane Austen Book Club va al cinema

pride-and-prejudice-1940Era stato annunciato a giugno e poi confermato alla fine di agosto, ma l’assenza di ulteriori informazioni aveva suscitato molta curiosità e trepidanti aspettative. Oggi, siamo lieti di presentare in dettaglio la Rassegna Cinematografica dedicata a Jane Austen che Biblioteca Salaborsa promuove in collaborazione con Cineteca di Bologna e Jane Austen Society of Italy (JASIT).

La Cineteca è un prestigioso istituto che si trova in una vera e propria cittadella dell’audiovisivo nel centro storico di Bologna, nata dal recupero urbano di un complesso di edifici. Lavora in stretta collaborazione con il museo d’arte moderna MAMBO e le aree universitarie del Dipartimento Musica e Spettacolo e di Scienze della Comunicazione, ed è un importante centro per il restauro delle pellicole.
Siamo particolarmente onorati di aver contribuito a portare Jane Austen in questo tempio della cinematografia.

Per conoscere tutti i dettagli sul calendario, i film in programma, le modalità di svolgimento e partecipazione, vi invitiamo a leggere di seguito.

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Due pollici d’avorio, 3. Anteprima

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Tra un mese esatto, il 15 ottobre 2015, i Soci della Jane Austen Society of Italy riceveranno il terzo numero di Due pollici d’avorio, la rivista quadrimestrale di JASIT.

Tutti gli articoli, come al solito firmati da noi cofondatori e dai nostri collaboratori esterni, sono pronti per l’impaginazione, e Petra Zari ha già iniziato il suo lavoro di strutturazione e di arricchimento artistico.

Per stuzzicare il vostro interesse, ecco l’indice del Numero in preparazione:

  1. Miss Austen, l’anonimato e il nome stampato su due libri altrui di Silvia Ogier
  2. Dandy, Grand Tour ed ereditiere: breve storia del «Fashionable Novel» di Luca Gandolfi
  3. Sulla scrittura del romanzo di Anna Letitia Barbauld (a cura di Mara Barbuni)
  4. I balli pubblici e le regole delle Assembly Rooms di Gabriella Parisi
  5. Jane Austen in classe: tra letteratura e cinema di Marta Piazza
  6. Jane Austen nella scrittura di Elizabeth Gaskell di Mara Barbuni
  7. Quasi un’altra sorella. I diari di Fanny Knight di Giuseppe Ierolli
  8. Conversazione con Giorgia Genco (a cura di JASIT)

Che ne dite? Ancora qualche settimana e potrete soddisfare ogni vostra curiosità!

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Buon compleanno, Mansfield Park

Mansfield Park, frontespizio della prima edizione, 1814Oggi, 201 anni fa, Jane Austen vide pubblicato il suo terzo romanzo, Mansfield Park. Si tratta anche del primo dei cosiddetti Chawton Novels, cioè dei romanzi creati ex novo nel cottage di Chawton, di proprietà del fratello Edward, in cui Jane Austen si trasferì nel 1809 con la madre e la sorella Cassandra.
Dopo circa otto anni costellati di difficoltà, lutti familiari, incertezza economica ed instabilità logistica, che portarono all’interruzione della redazione dei Watson e ad un blocco creativo, la scrittrice ritrovò la serenità a Chawton, villaggio dello Hampshire a breve distanza dalla natia e amata Steventon. Nel cottage, che divenne la sua dimora definitiva, Jane Austen revisionò le opere che aveva già scritto in passato (Ragione e Sentimento, Orgoglio e Pregiudizio, L’Abbazia di Northanger) e ne compose di nuove (Mansfield Park, Emma, Persuasione). Da qui, i romanzi canonici furono mandati per il mondo poiché Jane Austen, nel 1811, divenne un’autrice pubblicata.
Mansfield Park è, appunto, il primo “nuovo” romanzo a scaturire dalla ritrovata ispirazione.

Nel ricordare questo avvenimento, invitiamo alla scoperta o riscoperta di questa opera e condividiamo di seguito gli articoli già apparsi su jasit.it. Buona lettura!

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Tra intingoli ed inchiostro. Il cibo nel mondo di Jane Austen

Oggi offriamo a tutti i lettori di JASIT un testo sulle abitudini alimentari nel mondo (reale e fittizio) di Jane Austen.
Nei sei romanzi canonici troviamo raramente dettagliate descrizioni di tavole imbandite, ma poiché gli eventi delle trame convergono spesso sulla socialità, e la socialità è molto spesso legata all’occupazione di mangiare e bere, possiamo immaginare che i personaggi stiano sempre spiluccando o sorseggiando qualche cosa. L’aspetto dell’alimentazione influenza, totalmente o episodicamente, la personalità di alcuni di loro: ad esempio, Mr. Woodhouse appare ossessionato dal cibo, il Dr. Grant è essenzialmente riconoscibile grazie al suo fortissimo appetito, e a Marianne, Fanny e Jane Fairfax capita di rifiutarsi di mangiare in periodi di intensa sconsolazione.

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