Orgoglio e pregiudizio cinquant’anni dopo

Le analogie fra Nord e Sud di Elizabeth Gaskell e il romanzo di Jane Austen

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Non sappiamo se Elizabeth Cleghorn Gaskell conoscesse Jane Austen e avesse letto i suoi romanzi. Sappiamo invece che la sua contemporanea, nonché amica Charlotte Brontë, non la teneva in grande considerazione, anzi esprimeva con grande fervore le differenze fra il suo modo di scrivere e quello della Austen in una lettera a George Henry Lewes. In realtà la lettera era una risposta molto piccata al critico letterario, che aveva giudicato Jane Eyre troppo ‘melodrammatico’ e le aveva suggerito di trarre ispirazione dalla prosa della Austen, dicendo che “Fielding e la signorina Austen sono i più grandi romanzieri in lingua inglese”. Ma questo è un altro discorso, che toccheremo, forse, in altra sede.

Elizabeth Gaskell, tuttavia, pur non esprimendo apertamente alcuna opinione, sembra aver fatto omaggio alla scrittrice dello Hampshire con il suo capolavoro Nord e Sud. Moltissimi sono infatti i punti di contatto fra il romanzo e Orgoglio e pregiudizio, connessioni che spingono a domandarsi quanto la Gaskell abbia tratto ispirazione, consapevolmente o inconsapevolmente, dalla trama di Jane Austen, se non dalla sua prosa.

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Beatrice: un’antenata di Elizabeth Bennet?

L’influenza di Shakespeare sulla letteratura inglese (e non solo) è ovviamente riconosciuta da tutti. La stessa Jane Austen tributa al bardo un omaggio molto significativo in Mansfield Park, dove (nel cap. 34) Henry Crawford afferma:

Shakespeare lo si conosce anche senza sapere come. Fa parte della natura di un inglese. I suoi pensieri e le sue bellezze sono così diffusi intorno a noi che si percepiscono dappertutto; con lui si ha un rapporto intimo per istinto. Nessuno con un po’ di cervello può entrare in contatto con una parte di valore di una delle sue opere senza sentirsi immediatamente inserito nel flusso del suo pensiero.

 e Edmund Bertram risponde:

Non c’è dubbio,verso Shakespeare si avverte un certo grado di familiarità fin dall’infanzia. I suoi brani famosi sono citati da tutti; sono nella metà dei libri che apriamo, e tutti parliamo di Shakespeare, usiamo le sue similitudini e descriviamo con le sue descrizioni;

Una delle opere shakespeariane che presenta più analogie con un romanzo di Jane Austen è senz’altro Much Ado About Nothing [Molto rumore per nulla], dove molti aspetti della trama e dei personaggi richiamano alla mente Orgoglio e pregiudizio.
Su questo argomento Romina Angelici ci ha inviato il contributo che segue, che pubblichiamo molto volentieri, invitandovi a leggerne un altro analogo di Gabriella Parisi, apparso il 25 aprile 2012 sul blog Old Friends and New Fancies: “Quanto Much Ado About Nothing ha influenzato Jane Austen nella stesura di Pride and Prejudice?

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Lizzy e Darcy, i disfunzionali prediletti del mondo – di Nadia Terranova

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Pubblichiamo oggi un articolo che Nadia Terranova, scrittrice e traduttrice (sua è la traduzione italiana dei graphic novel che Marvel ha tratto dai romanzi austeniani, come indicato nel post dedicato alla recente pubblicazione di Orgoglio e Pregiudizio) ha scritto lo scorso mese di gennaio per celebrare il Bicentenario del capolavoro di Jane Austen, Orgoglio e Pregiudizio.
L’articolo è apparso per la prima volta il 17 gennaio 2013 sul blog di Nadia Terranova: http://nadiaterranova.com/2013/01/17/orgoglio-e-pregiudizio-200/

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Lizzy e Darcy, i disfunzionali prediletti del mondo

Tra una settimana Orgoglio e pregiudizio compie duecento anni, però sembra proprio un ragazzino.

«Devo confessare che ritengo Elizabeth la creatura più deliziosa mai stampata e non so proprio come farò a sopportare quelli a cui non piacerà» scrive Jane Austen alla sorella il giorno dopo la pubblicazione. Come per ogni capolavoro che si rispetti il travaglio era stato faticoso: dalle trattative con l’editore l’autrice era uscita con un certo malcontento («Egerton paga 110 sterline. Ne avrei volute 150, ma non potevamo essere entrambi soddisfatti») e prima ancora c’era stata la solita storia di rifiuti e riscritture (la prima versione era tornata al mittente senza neanche essere stata degnata di una lettura). Un mese dopo, in un’altra lettera, Austen rincara la dose: «La sua predilezione per Darcy ed Elizabeth mi basta», taglia corto parlando della nipote, «Se vuole può anche detestare gli altri personaggi». Vedeva giusto. Tra film, fiction, musical, fumetti e adattamenti di ogni tipo, la coppia di Orgoglio e pregiudizio non è più solo la prediletta dell’autrice e dei suoi parenti, è diventata la prediletta del mondo intero. La signorina Bennet e il signor Darcy sono usciti dal salotto della famiglia Austen per invadere il nostro: basti pensare all’Inghilterra quando andò in onda lo sceneggiato della BBC con Colin Firth, le strade si svuotavano e le famiglie si riunivano davanti al televisore come da noi forse solo ai tempi di Rischiatutto. Se poi c’è qualcuno che pensa ancora che quello austeniano sia un culto di genere, farebbe bene a leggere questo libro di William Deresiewicz (La vita secondo Jane Austen, N.d.R.) in cui l’autore – sì, un uomo – racconta come Orgoglio e pregiudizio l’abbia aiutato a mettere a fuoco dove stava sbagliando con la ragazza con cui usciva.

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Sorelle nel romanzo e nella realtà

Traduciamo per voi un articolo apparso sul Telegraph dello scorso 28 maggio. Si tratta di un estratto dal volume The real Jane Austen, di Paula Byrne
(http://www.telegraph.co.uk/culture/hay-festival/10082435/Hay-Festival-2013-The-real-Jane-Austen.html):

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Jane Austen è stata una dei primi romanzieri a scrivere a proposito di coppie di sorelle. In Ragione e sentimento (1811) e in Orgoglio e pregiudizio (1813), ci troviamo a cospetto di sorelle il cui rapporto reciproco ha lo stesso valore ai fini della storia di quanto ne abbia il loro interesse nelle relazioni amorose. I lettori sono stati dunque tentati di tracciare dei parallelismi tra le sorelle dei romanzi e le sorelle Austen.

Le sorelle Bennet nella versione di Orgoglio e Pregiudizio di Joe Wright (2005)

Sono sempre le sorelle minori, come Elizabeth Bennet e Marianne Dashwood, ad essere descritte come coloro che dicono cose scioccanti alle loro sorelle maggiori, provocando sia la loro indignazione che le loro risate. Di questo stesso tenore appaiono le lettere di Jane a Cassandra. Contemporaneamente, le sorelle maggiori, di ottime maniere e più prudenti, sono state paragonate a Cassandra stessa. Non è forse Elinor Dashwood appassionata di disegno, come Cassandra? E la più giovane e burrascosa Marianne Dashwood di Ragione e sentimento non condivide con la sua creatrice l’amore per la musica e i romanzi?

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Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen: una festa come nel 1813

Pubblichiamo qui la traduzione di un articolo di Lucy Wallis per BBC News (http://www.bbc.co.uk/news/magazine-22308373)

La BBC ha ricreato il ballo di Netherfield ispirandosi al classico di Jane Austen, Orgoglio e pregiudizio. Come sarebbe stato questo evento nella realtà?

È una verità universalmente riconosciuta che molte di noi nutrono il segreto desiderio di indossare un cappellino e danzare un reel con Mr Darcy al ballo di Netherfield. Questo evento, nel romanzo austeniano del 1813, è un punto di svolta cruciale nella storia tra Elizabeth Bennet e Mr Darcy, e rappresentava un’ambientazione familiare per i primi lettori di Austen – un ambiente in cui “fare gruppo”, socializzare e flirtare con potenziali mogli o mariti.

Gli inviti

L’eccitazione cominciava con il vedersi recapitare un invito, ma proprio come oggi, i cartoncini stampati per l’occasione, soprattutto se inviti ad un ricevimento, erano molto costosi. Gli inviti di Mr Bingley sarebbero stati stampati in grandi quantità, con spazi vuoti nei quali aggiungere a mano il nome dell’ospite, la data e l’ora del ballo. Proprio perché si trattava di eventi solo su invito, la lista degli ospiti era molto prestigiosa, afferma John Mullan, professore di Inglese al University College London ed esperto dei romanzi di Jane Austen. Chiunque nel vicinato potesse permettersi di acquistare un biglietto poteva avere accesso a un ballo pubblico, ma un ricevimento come il ballo di Netherfield era riservato ai ceti sociali più alti. Sarebbero stati invitati tutti gli uomini e le donne che avessero raggiunto l’età per cercare moglie o marito.

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The Lizzie Bennet Diaries – Guida per i Janeites italiani

The Lizzie Bennet Diaries è un adattamento moderno di Orgoglio e Pregiudizio trasmesso online, quindi si tratta proprio di una web series (cioè una serie che va in onda su internet e non in tv).

Come dice il titolo, la protagonista Lizzie Bennet, qui ventiquattrenne studentessa universitaria californiana, racconta la propria vita attraverso un video diario, o vlog (contrazione di video-blog), su YouTube, come progetto per la sua tesi di laurea.
Ecco come si presenta nel proprio canale:
«La mia amica Charlotte ed io ci imbarchiamo in una spedizione epica per documentare la follia della mia famiglia per qualche settimana. Charlotte frequenta una scuola per la produzione televisiva e cinematografica mentre io studio Scienze della Comunicazione [N.d.T.: nell’originale Mass Communications]. Qui affiniamo le nostre capacità.»

La serie è stata creata da due esperti della comunicazione attraverso i nuovi mezzi online, Hank Green e Bernie Su. In un video (Introducing Lizzie Bennet, link in fondo a post) del 12 aprile 2012, a serie appena iniziata, Hank Green ha spiegato che il capolavoro di Jane Austen è diventato il suo libro preferito grazie a sua moglie Katherine, che lo ama da sempre: ri-raccontare questa storia all’epoca di internet e delle reti sociali, che sono il suo pane quotidiano, è sembrato naturale – anche se azzardato perché è un modo del tutto nuovo di adattare un romanzo, per di più così famoso e amato. Egli stesso ha dichiarato nel video su citato che lo considera “un esperimento estremamente entusiasmante”.

Ora che la serie si è conclusa, si può dire che l’esperimento sia perfettamente riuscito, avendo riscosso grande successo in tutto il mondo, con oltre 26 milioni di visualizzazioni e un vastissimo pubblico di fervidi appassionati, ed essendosi guadagnata l’attenzione di riviste prestigiose, come Wired.

La serie è andata in onda per quasi un anno, dal 9 aprile 2012 al 28 marzo 2013, su YouTube.
Gli episodi, 100 in tutto, della durata di meno di dieci minuti (in media da 4 a 7 min.) sono stati trasmessi ogni settimana, con una sola breve pausa natalizia, al lunedì e al giovedì alle 9 del mattino (ora di Los Angeles). Ora che si è conclusa, è sempre disponibile alla libera visione su YouTube.

Di seguito, una breve guida per guardare questa serie senza perdere un solo colpo di scena o una sola battuta fulminante – e scoprire come il gruppo di LBD sia riuscito a dimostrare con genialità moderna come la forza della storia creata da Jane Austen 200 anni fa resti intatta e appassionante anche immersa nella nostra società ipertecnologica…

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