Nuova edizione di “Northanger Abbey”

edizit-na-berti-2016Nel giugno scorso è stata pubblicata da Nuova Editrice Berti una nuova edizione italiana di Northanger Abbey, tradotta da Cecilia Mutti.

Al testo segue un saggio di Diego Saglia tratto dal suo libro Leggere Austen, Carocci, Roma, 2016.

Scheda del libro
Northanger Abbey
di Jane Austen
Traduzione di Cecilia Mutti
Con un saggio di Diego Saglia
Nuova Editrice Berti, Parma
Pagine: 266, brossura
Prima edizione: luglio 2016
Euro 18,00
ISBN: 9788873646761

Nella pagina dedicata alle edizioni italiane del romanzo potete leggere due brani da questa edizione e da numerose altre.

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Orgoglio e pregiudizio: nuova edizione De Agostini

downloadIl 5 luglio 2016 è stata pubblicata da De Agostini una nuova edizione italiana di Orgoglio e pregiudizio, tradotta da Marina Migliavacca Marrazza.

Il testo è preceduto da una Prefazione di Paola Zannoner e fa parte della collana DeA Classici, pensata in particolare per i ragazzi.

Scheda del libro
Orgoglio e pregiudizio
di Jane Austen
Traduzione di Marina Migliavacca Marrazza
Prefazione di Paola Zannoner
Casa Editrice: De Agostini (DeA Classici)
Pagine: 442, brossura con alette
Prima edizione: giugno 2015
ISBN: 9788851138394

Nella pagina dedicata alle edizioni italiane del romanzo potete leggere due brani da questa edizione e da numerose altre.

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Una nuova trasposizione cinematografica: Sanditon

Ancora stiamo aspettando l’opportunità di vedere Love and Friendship, la trasposizione cinematografica di Lady Susan, nelle nostre sale, e già pensiamo a un nuovo adattamento austeniano.
Del resto, il 2017 sarà un anno importantissimo, l’anno del Bicentenario della morte di Jane Austen, a conclusione della carrellata di Bicentenari austeniani (anche se Persuasione e L’Abbazia di Northanger furono pubblicati postumi a fine 1817 con data 1818), quindi, proprio come nel 2013, bicentenario dalla pubblicazione di Orgoglio e pregiudizio, ci aspettiamo molto movimento.
imageGià da qualche mese si sa che nell’estate 2016 inizierà la lavorazione di Sanditon, il film tratto dal settimo romanzo che Jane Austen, purtroppo, dovette interrompere a marzo 1817 – a causa della malattia che la portò via dopo pochi mesi – dopo appena dodici capitoli, e che del cast farà parte la pluri-premiata attrice inglese Charlotte Rampling nei panni di Lady Denham, una delle patronesse della cittadina balneare in via di sviluppo.

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Abbiamo visto per voi… Love & Friendship

Vivere fuori dall’Italia ha i suoi vantaggi, come per esempio poter vedere al cinema Love & Friendship, il film diretto da Whit Stillman tratto dalla storia epistolare di Jane Austen Lady Susan.love_and_friendship_ver3

Dopo il post-anteprima dei giorni scorsi, che ci fornisce tante notizie su questa produzione cinematografica e gli interessanti punti di vista del regista su Jane Austen, eccovi oggi le mie personali impressioni sul film, che ho potuto vedere, in compagnia di altri due spettatori (una coppia sulla settantina abbondante), nella mia piccola città in Svizzera.

Per cominciare, un giudizio generale: anche se non suggerirei di assistere a questo film in compagnia di qualcuno che non sia «addetto a Jane Austen» (sia nel senso di «addetto ai lavori», com’è la maggior parte dei Soci di JASIT, sia nel significato della parola inglese «addicted»…), devo dire che è un film molto, molto ben fatto. Lo spirito epistolare è rispettato appieno, perché i minuti sono divorati dai dialoghi e dai lunghissimi monologhi che prendono il sopravvento sulle azioni e sui movimenti e che spesso riproducono testualmente le lettere del libro. Il regista dimostra con chiarezza le proprie scelte stilistiche sin dall’inizio, quando i luoghi e i personaggi sono presentati allo spettatore con scene statiche e un po’ scurite sui margini (un effetto «vignettato»), che ricordano delle miniature settecentesche.

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Love & Friendship – Lady Susan debutta sul grande schermo

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“Quando si vuole prendere qualcuno in antipatia, un motivo si trova sempre.”
– Lady Susan

Nell’autunno del 1784, la giovane Jane Austen scriveva per il suo pubblico familiare, e certamente per suo assoluto divertimento, un breve romanzo epistolare scegliendo come protagonista un personaggio irriverente tanto quanto la sua penna: l’ineffabile Lady Susan.
Si è parlato molto di questa anti-eroina austeniana, del suo profilo di donna e madre egoista e calcolatrice, come del ruolo di giovane vedova che le regala una (per quel tempo) rara libertà d’azione; affascinante, ambiziosa, ironica e insensibile verso i sentimenti altrui, Lady Susan incarna l’archetipo di un certo opportunismo femminile, uno di quei ritratti che si ritrovano in ogni epoca.

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Morte a Pemberley, P.D. James e Jane Austen | Resoconto del Jane Austen Book Club 9 apr. 2016

160409_jabc_morte-a-pemberleyDopo aver parlato dei derivati austeniani in generale, partendo da quello che viene considerato il capostipite di tutti i romanzi di questo genere, Vecchi amici e nuovi amori (Old friends and new fancies) di Sybil G. Brinton, abbiamo scelto di dedicare un incontro del Jane Austen Book Club di Biblioteca Salaborsa di Bologna e JASIT a uno dei derivati austeniani che eccellono per la qualità della scrittura: Morte a Pemberley (Death comes to Pemberley) della giallista inglese P. D. James.
Il romanzo, che come da tradizione pdjamesiana ruota intorno a un evento di morte violenta, brilla soprattutto per altri aspetti narrativi – in particolare, il talento nella rievocazione delle ambientazioni e dello spirito della società austeniana, e l’introspezione psicologica dei personaggi.
Ne abbiamo parlato il 9 aprile 2016 in Biblioteca Salaborsa a Bologna, a conclusione di una giornata interamente dedicata a Jane Austen (e di cui vi daremo presto un resoconto). Ad introdurre il romanzo ed avviare la conversazione è stata la nostra Mara Barbuni, che qui mette il proprio intervento a disposizione delle lettrici e dei lettori di JASIT.

Ancora grazie a tutti coloro che hanno partecipato alla conversazione in Biblioteca Salborsa lo scorso 9 aprile e a chi leggerà questo articolo. Buona lettura!

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