Due passi per Austenland: la Londra di Jane Austen

Mappa di Londra, 1814
La città di Londra in una mappa del 1814 (fonte: mapco.net)

Leggendo le lettere e le biografie familiari, siamo consapevoli che Jane Austen non condusse affatto quella vita ritirata che ancora oggi troppo spesso viene evocata quando si parla di lei, bensì viaggiò molto, anche se non nel senso moderno del termine.
Se è vero, infatti, che non uscì mai dai confini della sua patria, è altrettanto vero che, in un’epoca in cui gli spostamenti erano più lenti e faticosi (un viaggio in carrozza metteva alla prova anche il fisico più robusto), Jane Austen non perdeva occasione per andare a trovare amici e parenti anche al di fuori della contea in cui dimorava: moltissimi sono i luoghi dell’Inghilterra in cui mise piede anche solo per pochi giorni o settimane, e che in molti casi sono diventati scenari ideali per le vicende dei suoi personaggi romanzeschi – come ricorda la biografia in forma di diario di viaggio Jane Austen. I luoghi e gli amici di Consance Hill, edita da Jo March Agenzia Letteraria, a cura di JASIT, alla quale ci ispiriamo per la nostra serie di articoli dedicati ai luoghi austeniani.
Oggi, concludiamo questa serie di articoli sulle strade di Austenland approdando alla capitale del Regno Unito, Londra.

Miss Austen cominciò presto a frequentare Londra, dato che di frequente trascorreva là alcuni giorni durante i viaggi tra lo Hampshire e il Kent.
(Constance Hill, “Jane Austen. I luoghi e gli amici”, incipit cap. XIX)

La presenza di Jane Austen a Londra è una costante della sua vita poiché ebbe molte e svariate occasioni di recarvisi e soggiornarvi nel corso degli anni, e ancora oggi i luoghi in cui andare a cercarne le tracce sono più numerosi di quanto si possa credere.

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Due passi per Austenland: Winchester, la fine del viaggio

Ieri_oggi_Winchester_CollegeStNella nostra serie di post dedicata ai luoghi austeniani, Due passi per Austenland, per la quale ci siamo lasciati ispirare da Jane Austen: i luoghi e gli amici di Constance Hill (tradotto e curato da noi di JASIT e pubblicato nel dicembre 2013 dalla casa editrice Jo March), oggi andiamo a Winchester, dove le testimonianze della presenza di Jane sono molte e importanti.

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Storia di una pronipote

Il 5 aprile 2014 il quotidiano australiano The Sydney Morning Herald ha pubblicato, a firma di Linda Morris, un’intervista molto particolare. La giornalista ha infatti dialogato con Caroline Knight, pronipote di Jane Austen.

chawton houseIn comune con la sua celeberrima antenata Caroline Knight ha solo i capelli castani e il fatto di essere vissuta a lungo a Chawton House: ma laddove Jane frequentava la grande casa solo nel corso delle sue visite al fratello Edward, Caroline e il proprio fratello, Paul, sono gli ultimi Knight a essere nati e cresciuti tra quelle mura.

Lo scorso febbraio Caroline ha deciso di spezzare il silenzio a proposito della sua parentela e ha annunciato, insieme a Marcia Chapman (presidente della Jane Austen Society of Melbourne), l’apertura della Jane Austen Literary Foundation. L’idea della fondazione è quella di invitare studiosi, appassionati, scrittori, attori, produttori e società di merchandise – chiunque, insomma, possa aver tratto profitto dal nome di Jane Austen – a elargire delle donazioni che saranno poi impiegate per il finanziamento di programmi di istruzione (sia nello Stato da cui proviene la donazione, sia in Paesi in via di sviluppo). La fondazione sarà presentata a Oxford il 16 aprile e a Melbourne in giugno: l’obiettivo di Caroline è raccogliere 10 milioni di dollari, ma il nome di Jane Austen sembra aver aperto scenari che la pronipote non riteneva possibili. Tra i suoi progetti, ad esempio, c’è un ballo di beneficenza da tenersi a Hollywood, dove di certo non mancano attori di primo livello che hanno interpretato sullo schermo i personaggi e le storie austeniane.

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Due passi per Austenland: Chawton, l’ombelico del mondo austeniano

Quanto a noi va bene ogni cosa;
Come leggerai in una spontanea prosa. –
La penna di Cassandra dirà come stiamo,
Le molte comodità che ci aspettiamo
Qui a Chawton, e quante ne troviamo già
Per soddisfare la nostra intimità;
E di come sappiamo, che una volta finita
Di tutte le altre Case sarà meglio fornita
Che siano mai state costruite o restaurate,
Con stanze ristrette, o stanze dilatate.
(Lettera 69, da Jane a Francis Austen, 26 luglio 1809 – traduzione di G. Ierolli, fonte completa qui)
Chawton-Cottage2In seguito alla triste dipartita di Mr. Austen (21 gennaio 1805) e dopo aver abitato per circa tre anni a Southampton, il 7 luglio del 1809, Jane si trasferì a Chawton, un piccolo paese dello Hampshire, assieme alla madre, la sorella e l’amica Martha Lloyd, per prendere definitiva residenza nell’abitazione di proprietà del fratello Edward, universalmente conosciuta come ‘Chawton Cottage’.

La nuova abitazione, che, pur nella sua manifesta semplicità, si affaccia su un incrocio di strade sempre molto animato, diviene in questi anni il punto d’osservazione prediletto di Jane: la sedia e il modesto tavolino presso la finestra del soggiorno, delineano il profilo più familiare nell’immaginario dei cultori della Austen, un’iconografia, potrei ardire, che corrisponde al suo talento più grande: the observation of human nature (l’osservazione dell’animo umano).
L’entusiasmo di Jane nel ritornare finalmente nell’amato Hampshire, dopo gli anni tribolati che dal 1801 l’avevano allontanata dalla contea natia, è evidente e l’attività letteraria che ne consegue lo dimostra a pieno. La poesia dedicata al fratello Frank – di cui sopra leggete un estratto – risale a pochissimo tempo dopo l’insediamento a Chawton Cottage, ciononostante si avverte già il cambiamento positivo nello stato d’animo di Jane, si percepisce l’inizio di quello che sarà il periodo più creativo, quanto decisivo, per la sua scrittura.

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Due passi per Austenland: un tour di Bath

Nella nostra serie di post dedicata ai luoghi austeniani, “Due passi per Austenland”, per la quale ci siamo lasciati ispirare da Jane Austen: i luoghi e gli amici di Constance Hill (tradotto da noi di JASIT e pubblicato in dicembre 2013 dalla casa editrice JoMarch), abbiamo già trattato di Bath, e in particolare del cuore pulsante della sua società che sono le Assembly Rooms. Questo articolo offre invece una più estesa panoramica della città, Patrimonio Mondiale dell’Umanità, nella forma di una vera e propria “passeggiata” che tocca tutti i siti esposti allo sguardo di Jane Austen.

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Due passi per Austenland: Steventon e dintorni

Finalmente, vediamo un vecchio appoggiato al cancello del suo giardino. «Può dirci» gli chiediamo ansiose, «dove si trovava la canonica in cui viveva la famiglia Austen, tanto tempo fa?» «Sì che posso» esclama. «Forse avete visto il campo all’angolo dove la strada della chiesa esce da Steventon Lane? Bene, se l’avete visto, avete notato una pompa al centro del campo?» «Sì, sì!» «Bene, quella pompa stava nella lavanderia sul retro della canonica. C’è un pozzo sotto la pompa. Gli Austen prendevano l’acqua da quel pozzo. Ero piccolo quando la vecchia casa fu abbattuta ma ricordo bene di aver visto tutti i mattoni e le macerie sparsi sul terreno.»

Così leggiamo a pag. 40 di Jane Austen: i luoghi e gli amici di Constance Hill, e nella pagina seguente possiamo vedere il disegno della sorella Ellen, che catturò l’immagine di quella pompa che ora non è più visibile.

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