Il valore delle prime edizioni dei libri di Jane Austen

Come venivano rilegati i libri ai tempi di Jane Austen e qual è il loro valore attuale? Valgono di più le edizioni con rilegatura in cartoncino, quelle che sono rimaste esattamente uguali a come sono uscite dalle mani dell’editore, o quelle con eleganti rilegature in pelle? Sicuramente Mr Darcy, non appena acquistava i suoi volumi, li portava da un rilegatore prima di metterli nella sua elegantissima biblioteca di Pemberley ma, ai giorni nostri, siamo sicuri che siano quelle le edizioni che valgono di più?

sense and sensibility

Abbiamo tradotto per voi un video realizzato da Peter Harrington, un prestigioso antiquario di libri rari a Londra. Adam Douglas, un esperto specializzato in letteratura antica ci mostra le prime edizioni dei romanzi di Jane Austen e ci svela come le rilegature incidano sul valore dei libri.

Le prime edizioni dei romanzi di Jane Austen
(Come le rilegature incidono sul valore)

Jane Austen’s First Editions – How Bindings Affect Value from Peter Harrington on Vimeo.

Adam Douglas – Senior Specialist in letteratura antica

I romanzi di Jane Austen sono pubblicati originariamente come questi in tre volumi, quelli che noi chiamiamo three-deckers. L’idea era quella di poter prendere il libro in prestito dalla biblioteca circolante e leggerne un volume alla volta. In questo modo l’editore accresceva il prezzo del noleggio delle librerie circolanti.

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Primavera e poesia

Oggi è la giornata della primavera, ma anche della poesia. Jane Austen ne ha scritta qualcuna, ma forse in questo campo è meglio lasciare il passo a Emily Dickinson:

Emily Dickinson

Dear March – Come in –
How glad I am –
I hoped for you before –
Put down your Hat –
You must have walked –
How out of Breath you are –
Dear March, how are you, and the Rest –
Did you leave Nature well –
Oh March, Come right up the stairs with me –
I have so much to tell –

I got your Letter, and the Birds –
The Maples never knew that you were coming –
I declare – how Red their Faces grew –
But March, forgive me –
All those Hills you left for me to Hue –
There was no Purple suitable –
You took it all with you –

Who knocks? That April –
Lock the Door –
I will not be pursued –
He stayed away a Year to call
When I am occupied –
But trifles look so trivial
As soon as you have come

That Blame is just as dear as Praise
And Praise as mere as Blame –

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Caro Marzo – Entra –
Come sono felice –
Ti aspettavo da tanto –
Posa il Cappello –
Devi aver camminato –
Come sei Affannato –
Caro Marzo, come stai tu, e gli Altri –
Hai lasciato bene la Natura –
Oh Marzo, Vieni di sopra con me –
Ho così tanto da raccontare –

Ho avuto la tua Lettera, e gli Uccelli –
Gli Aceri non sapevano che tu stessi arrivando –
L’ho annunciato – come sono diventati Rossi –
Però Marzo, perdonami –
Tutte quelle Colline che mi lasciasti da Colorare –
Non c’era Porpora appropriata –
L’hai portata tutta con te –

Chi bussa? Ecco Aprile –
Chiudi la Porta –
Non voglio essere incalzata –
È stato via un Anno per venire
Ora che sono occupata –
Ma le inezie sembrano così banali
Non appena arrivi tu

Che il Biasimo è caro come la Lode
E la Lode effimera come il Biasimo –

(Emily Dickinson, poesia J1320-F1320 – 1874)

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In italiano, lo scritto di George Saintsbury che inventò la parola Janeite

saintsbury_peacock_1894Il termine Janeite è stato usato per la prima volta (anche se con una grafia leggermente diversa, Janite) dal Prof. George Saintsbury nel 1894, nella prefazione che scrisse per l’edizione di Pride & Prejudice pubblicata da George Allen, illustrata da Hugh Thompson, e da allora conosciuta come la  ”Peacock Edition” (per la bella illustrazione di un pavone che campeggia sulla copertina).

Questo non è l’unico motivo che rende questa introduzione un testo fondamentale, prezioso per chiunque voglia conoscere e approfondire la portata letteraria e metaletteraria di Jane Austen. L’esimio studioso, uno dei più autorevoli di tutti i tempi, in queste righe si concede il lusso di coniugare la sua sapienza accademica con il suo profondo amore per Jane Austen, per Orgoglio e Pregiudizio e per la sua strepitosa protagonista, Elizabeth Bennet.

Oggi, questa prefazione è finalmente disponibile in italiano, nella traduzione di Giuseppe Ierolli. Impossibile non leggerla.

Leggi la Prefazione a Orgoglio e Pregiudizio (1894)

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The Janeites, di Rudyard Kipling, in italiano

kipling_the_janeites

Il racconto di Rudyard Kipling The Janeites, che consacra definitivamente il termine Janeite come identificativo degli appassionati di Jane Austen, è ora disponibile in italiano gratuitamente sul sito jausten.it, nella traduzione di Giuseppe Ierolli (collegamento disponibile in fondo al post).

Ricordiamo che il termine era stato coniato per la prima volta dal Prof. George Saintsbury nel 1894, nell’introduzione che scrisse per l’edizione di Pride & Prejudice pubblicata da George Allen, illustrata da Hugh Thompson, e da allora conosciuta come la  “Peacock Edition” (per la bella illustrazione di un pavone che campeggia sulla copertina).

Il racconto The Janeites (I Janeites) fu pubblicato nel 1924.

Leggi il racconto I Janeites in traduzione italiana su jausten.it

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Francobolli celebrativi della Royal Mail per Jane Austen

I francobolli che Royal Mail ha dedicato a Jane Austen nel 2013
I francobolli che Royal Mail ha dedicato a Jane Austen nel 2013

Lo scorso 21 febbraio 2013 la Royal Mail ha emesso sei francobolli speciali per celebrare il genio di Jane Austen nell’anno del Bicentenario di Orgoglio e Pregiudizio. L’avvenimento è stato illustrato sul sito della Royal Mail.

Di seguito proponiamo la traduzione del testo originale di una pagina di tale sito che presenta questa emissione speciale (vai alla pagina), mentre in fondo al post, dopo la descrizione delle diverse confezioni disponibili, è stato inserito il collegamento alla pagina per l’acquisto dei francobolli.
Le immagini del post sono tratte dal sito della Royal Mail.

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Janeites: il curioso caso di Jane Austen in America

Il sito BBC News Magazine ha pubblicato (a firma di Jon Kelly), proprio nel giorno del Bicentenario della pubblicazione di Orgoglio e pregiudizio, questo articolo, del quale potete leggere qui la traduzione:

1A due secoli dalla pubblicazione del suo libro più famoso, Jane Austen ispira una larghissima devozione negli Stati Uniti. Che cosa rende questa inglesissima autrice così attraente per gli americani?

Jane Austen scrisse nel 1813: “Come ci si stanca presto di qualsiasi cosa che non sia un libro”.
E proprio i suoi libri ne sono un esempio. Sono passati 200 anni dalla pubblicazione del suo romanzo più ammirato, Orgoglio e pregiudizio, ma negli Stati Uniti Austen è oggetto dell’ammirazione e della venerazione più entusiastiche di sempre.
Con i loro congressi, i costumi dell’età della Reggenza e i “sequel” dei romanzi della loro eroina, i più devoti seguaci di Austen dimostrano un fervore che rivaleggia tranquillamente con l’entusiasmo esistente per i fenomeni di cultura popolare fioriti intorno a Star Trek o Harry Potter.
Alcuni Janeites, come essi si definiscono, scrivono i loro libri immaginando le vicende successive alle nozze del signore e della signora Darcy; altri indossano elaborati costumi e si lanciano in cerimonie del tè e in balli ispirati a Jane Austen.
In Rete abbondano i blog e i forum dedicati ad Austen e alla narrativa di ispirazione austeniana. La JASNA (Jane Austen Society of North America) vanta 4500 membri e non meno di 65 diramazioni. Nell’ottobre 2012 più di 700 Janeites – molti dei quali abbigliati con cappellini e abiti del primo Ottocento – si sono riuniti a Brooklyn, New York, per un evento organizzato dalla JASNA che ha compreso tre giorni di conferenze, lezioni di danza, esposizioni di antichità, un banchetto e un ballo.
Si tratta di un fenomeno curioso se si pensa che Austen ricevette poca considerazione mentre era in vita (morì all’età di 41 anni nel 1817, con soli sei romanzi firmati a suo nome). Mentre la si può ritenere una dei maggiori scrittori della letteratura inglese, è difficile immaginare che un simile grado di entusiasmo possa sorgere per un romanziere come, ad esempio, Charles Dickens. Perché, per quanto le storie di Austen possano talvolta risultare incolori e stizzose, è il fascino del suo mondo che, dicono i Janeites, li ha magnetizzati.

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