Jane Austen Grand Tour di JASIT | Gli appuntamenti della seconda parte del 2017

Jane Austen Grand Tour di JASITSiamo ormai giunti alla metà di questo 2017, anno del Bicentenario della morte di Jane Austen. Il Jane Austen Grand Tour di JASIT, nato come iniziativa speciale itinerante per rendere omaggio all’autrice attraverso le sue opere in diverse città d’Italia, si prende una pausa estiva.
A partire dal 19 giugno, saremo impegnati nel viaggio sociale che porterà i Soci JASIT direttamente in Austenland alla scoperta dei luoghi austeniani (Londra, Alton e Chawton, Steventon, Bath).
Dopo l’estate, il Grand Tour italiano riprenderà a settembre con le tappe della seconda parte dell’anno.
Di seguito, tutti i dettagli per sapere in quali città ci troveremo, quando e con quali romanzi.
Vi aspettiamo!

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Anteprima: appuntamenti JASIT per il 2017

Oggi, 16 dicembre, in tutto il mondo si ricorda l’anniversario della nascita di Jane Austen, che venne alla luce a Steventon, nello Hampshire, nel 1775.
La Jane Austen Society of Italy celebra questo compleanno svelando ai Soci e ai lettori i suoi progetti per il 2017 – una nutrita serie di eventi e di incontri che, speriamo, costituiranno una piacevole occasione per ritrovarci e per parlare di Jane Austen e dei suoi libri, nell’anno del bicentenario della sua morte.

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Mansfield Park: Un appunto sulla fuga di Henry e Maria

Pubblichiamo – dalla rivista “Persuasions” della dalla Jane Austen Society of North America (JASNA) – la traduzione di un articolo di Erna Schwerin, una psicologa clinica che, oltre a essere un membro di JASNA, è anche il presidente della Mozart Society di New York City. Nell’articolo la Schwerin analizza la situazione psicologica di Henry Crawford, e di cosa provochi la fuga con Maria Rushworth.

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Mansfield Park: Un appunto sulla fuga di Henry e Maria
di Erna Schwerin
Persuasions #2, 1980 Pagg. 22-23, 25

Jane Austen era una brillante psicologa. Sebbene probabilmente non fosse sempre consapevole dei suoi rari doni d’intuizione, che la aiutavano a delineare i personaggi dei suoi romanzi, la loro validità per la teoria della personalità può essere dimostrata tutt’oggi. È difficile resistere alla tentazione di mettere alla prova questa convinzione su tutte le figure significative di Mansfield Park, ma le limitazioni di spazio non lo permettono. Ci concentreremo invece sull’importante evento della fuga di Henry Crawford e Maria Rushworth. È stato scelto a causa della critica espressa da Joan Rees, biografa di Jane Austen, che si riferisce a questo apice della storia come “forzato”, e che nota che solo “una passione travolgente da entrambe le parti” giustificherebbe un'”azione così incauta”. (Jane Austen – Woman and Writer by Joan Rees, New York: St. Martin’s Press, 1976). Un’analisi approfondita degli avvenimenti significativi che precedono la fuga, e delle personalità di Henry e Maria, dovrebbero far apparire le motivazioni in una luce molto plausibile.

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Tratteggiare un carattere

Traduciamo oggi un articolo di Kara Louise apparso il 18 aprile 2016 sul blog Austen Variations dal titolo Sketching One’s Character (Tratteggiare un carattere), che fa notare la relazione tra la scrittura di Jane Austen e le arti figurative, in particolare quando si tratta di “delineare” i personaggi.

Tratteggiare un carattere
di Kara Louise

Conosciamo tutti molto bene il seguente passaggio di Orgoglio e pregiudizio, verso la fine del ballo di Darcy ed Elizabeth al ballo di Netherfield.

“Posso chiedere a che cosa mirano queste domande?”
“Solo a tratteggiare il vostro carattere”, disse lei, con uno sforzo per liberarsi della sua aria grave. “Sto cercando di delinearlo.”
“E ci state riuscendo?”
Lei scosse la testa. “Non ho fatto nemmeno un passo avanti. Sento parlare di voi in modi così diversi da farmi sentire estremamente perplessa.”
“Sono pronto a credere”, rispose lui gravemente, “che si possano dire cose molte diverse su di me; e vorrei sperare, Miss Bennet, che non vi mettiate a fare uno schizzo del mio carattere in questo momento, perché ho ragione di credere che il risultato non farebbe onore né a voi né a me.”
“Ma se il vostro ritratto non lo faccio adesso, potrei non avere più un’altra opportunità.” [Orgoglio e pregiudizio, Volume I – capitolo 18]

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Mansfield Park di Patricia Rozema di nuovo sul grande schermo

Sabato 21 maggio 2016 sarà l’ultima occasione di quest’anno per vivere una appassionante matinée cinematografica dedicata a Jane Austen.
Il settimo appuntamento con la rassegna austeniana organizzata dal Jane Austen Book Club di Biblioteca Salaborsa e JASIT, si terrà alle ore 10:30, presso il Cinema Lumière, in piazzetta Pier Paolo Pasolini, dover verrà proiettato sul grande schermo il film

Mansfield Park
diretto da Patricia Rozema, un film Miramax del 1999
(in italiano – durata 112 min.)

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Le sensazioni di Jane Austen in aprile

Traduciamo oggi un articolo di Diana Birchall apparso su Austen Variations il 12 aprile 2016, nell’ambito della rassegna All Things Austen in April, dal titolo Jane Austen’s Feelings in April.

Cosa significava il mese di aprile per Jane Austen? Un mese incostante, come ha fama di essere. Un mese di dichiarazioni, di emozioni burrascose, di delusioni d’amore, di attività di ogni genere…

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Le sensazioni di Jane Austen in aprile
di Diana Birchall

“Se i vostri sentimenti sono ancora quelli che erano lo scorso aprile, ditemelo subito” comincia a dire Mr. Darcy, in uno dei più celebri e più attesi discorsi della letteratura inglese. “Il mio affetto e i miei desideri sono immutati, ma una vostra parola mi farà tacere per sempre su questo argomento.” [1]

La prima proposta di Mr. Darcy, quella che ebbe luogo a Hunsford in aprile, costituisce di certo una scena tempestosa se mai ce n’è stata una, e così ci rendiamo conto – ancora una volta – di come Jane Austen si occupasse di ogni dettaglio per ogni cosa che faceva nella sua arte!

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