Matita blu per Jane Austen?

jarcpultimocapitolo1Un paio di anni fa sono usciti alcuni articoli che, citando degli studi sui manoscritti austeniani di Kathryn Sutherland (autrice fra l’altro di Jane Austen’s Textual Lives: From Aeschylus to Bollywood, un saggio molto interessante su questo argomento), asserivano, con titoli che sicuramente colpivano il lettore, una presunta trascuratezza nella scrittura di Jane Austen, affermando, più o meno esplicitamente, che molto dello stile di scrittura dei suoi romanzi fosse in realtà dovuto a William Gifford, l’editor di John Murray, il proprietario della casa editrice che si occupò della pubblicazione di Emma, dei due romanzi postumi: Northanger Abbey e Persuasion, nonché della seconda edizione di Mansfield Park, pubblicato in precedenza da Egerton, lo stesso editore di Sense and Sensibility e Pride and Prejudice. Ma è vero che Jane Austen ha avuto bisogno di un maestro con la matita blu? Per saperlo, o meglio, per saperne di più, continua a leggere su jausten.it

Continue Reading

Primavera e poesia

Oggi è la giornata della primavera, ma anche della poesia. Jane Austen ne ha scritta qualcuna, ma forse in questo campo è meglio lasciare il passo a Emily Dickinson:

Emily Dickinson

Dear March – Come in –
How glad I am –
I hoped for you before –
Put down your Hat –
You must have walked –
How out of Breath you are –
Dear March, how are you, and the Rest –
Did you leave Nature well –
Oh March, Come right up the stairs with me –
I have so much to tell –

I got your Letter, and the Birds –
The Maples never knew that you were coming –
I declare – how Red their Faces grew –
But March, forgive me –
All those Hills you left for me to Hue –
There was no Purple suitable –
You took it all with you –

Who knocks? That April –
Lock the Door –
I will not be pursued –
He stayed away a Year to call
When I am occupied –
But trifles look so trivial
As soon as you have come

That Blame is just as dear as Praise
And Praise as mere as Blame –

**********

Caro Marzo – Entra –
Come sono felice –
Ti aspettavo da tanto –
Posa il Cappello –
Devi aver camminato –
Come sei Affannato –
Caro Marzo, come stai tu, e gli Altri –
Hai lasciato bene la Natura –
Oh Marzo, Vieni di sopra con me –
Ho così tanto da raccontare –

Ho avuto la tua Lettera, e gli Uccelli –
Gli Aceri non sapevano che tu stessi arrivando –
L’ho annunciato – come sono diventati Rossi –
Però Marzo, perdonami –
Tutte quelle Colline che mi lasciasti da Colorare –
Non c’era Porpora appropriata –
L’hai portata tutta con te –

Chi bussa? Ecco Aprile –
Chiudi la Porta –
Non voglio essere incalzata –
È stato via un Anno per venire
Ora che sono occupata –
Ma le inezie sembrano così banali
Non appena arrivi tu

Che il Biasimo è caro come la Lode
E la Lode effimera come il Biasimo –

(Emily Dickinson, poesia J1320-F1320 – 1874)

Continue Reading

In italiano, lo scritto di George Saintsbury che inventò la parola Janeite

saintsbury_peacock_1894Il termine Janeite è stato usato per la prima volta (anche se con una grafia leggermente diversa, Janite) dal Prof. George Saintsbury nel 1894, nella prefazione che scrisse per l’edizione di Pride & Prejudice pubblicata da George Allen, illustrata da Hugh Thompson, e da allora conosciuta come la  ”Peacock Edition” (per la bella illustrazione di un pavone che campeggia sulla copertina).

Questo non è l’unico motivo che rende questa introduzione un testo fondamentale, prezioso per chiunque voglia conoscere e approfondire la portata letteraria e metaletteraria di Jane Austen. L’esimio studioso, uno dei più autorevoli di tutti i tempi, in queste righe si concede il lusso di coniugare la sua sapienza accademica con il suo profondo amore per Jane Austen, per Orgoglio e Pregiudizio e per la sua strepitosa protagonista, Elizabeth Bennet.

Oggi, questa prefazione è finalmente disponibile in italiano, nella traduzione di Giuseppe Ierolli. Impossibile non leggerla.

Leggi la Prefazione a Orgoglio e Pregiudizio (1894)

Continue Reading

Perfida Jane, la scrittrice bambina

Nuova giornata, nuovo articolo su Jane Austen. Anche questo, come quello che abbiamo riportato ieri, è una trascrizione da un articolo apparso su L’Unità sempre nel 1994 (14 maggio); inoltre, ci è stato segnalato da un’altra affezionata lettrice, Anna Carini.

L’autore è uno scrittore che è stato tra i maggiori anglisti italiani: Agostino Lombardo. Insieme alla bellezza dei suoi contenuti, godetevi anche l’altezza della sua scrittura. 

 

>>-<<

Jane Austen: questa grande scrittrice ha sempre goduto, in Italia, di attenta considerazione (basti leggere certe pagine di Cecchi e di Praz, o il bel libro di Patrizia Nerozzi Bellman (Jane Austen, Bari, Adriatica Editrice 1973), ma il 1994 sembra annunciare l’inizio di una vera e propria fortuna. Ecco infatti che l’Abbazia di Northanger (nella ancor oggi suggestiva versione di Anna Banti e con una assai intelligente introduzione di Ornella De Zordo) è tra i libri con cui si apre la nuova collana di Classici diretta da Lucio Felici per l’editore Giunti di Firenze. Ed ecco poi che le edizioni Theoria di Roma (che avevano già pubblicato le opere della Austen, tra cui la stessa Abbazia) inaugurano un’edizione completa, prevista in nove volumi, delle opere austeniane (a cura di Malcolm Skey), con i primi tentativi letterari della scrittrice: Amore e amicizia, Catherine, ovvero la pergola e altri scritti giovanili (l’ottima traduzione è di Stefania Censi).

Continue Reading

Jane Austen: Orgoglio e conti in tasca

Riporto qui un interessante articolo pubblicato su L’Unità il 12 dicembre 1994, dal titolo “Jane Austen. Orgoglio e conti in tasca”. Lo trascrivo esattamente come compare nell’originale. Buona lettura!

Proseguendo nella edizione delle Opere Complete di Jane Austen, Theoria pubblica ora Orgoglio e pregiudizio, certamente l’opera più famosa della scrittrice, nata a Steventon (Hampshire) nel 1775, morta a Winchester nel 1817, autrice tra l’altro di L’abbazia di Northanger (apparsa di recente anche nella nuova collana dei Classici Giunti) e incluso nella serie “Illusioni e fantasmi” de L’Unità), e Mansfield Park, Emma, Persuasione, Sanditon, Ragione e sentimento, pubblicati con scarso successo immediato e riconoscimenti tardivi. Malcolm Skey, lo storico inglese curatore della edizione delle Opere complete di Theoria, ha scritto per noi questa riflessione sull’attualità di Jane Austen.

 “Chiunque abbia avuto la temerarietà di scrivere di Jane Austen sarà fin troppo consapevole di due fatti: primo, che di tutti i grandi scrittori è il più difficile da cogliere nei momenti di massima grandezza; secondo, che ci sono venticinque signori di una certa età residenti nei dintorni di Londra i quali si offendono per qualsiasi osservazione circa la sua genialità come si trattasse di un insulto alla castità delle loro zie”. Così Virginia Woolf. Inutile dire che la situazione italiana – anche oggi – è assai diversa: sarebbe strano a dir poco se chi scrivesse della Austen su un quotidiano dovesse ricevere lettere inviperite da Bracciano o da Grottaferrata.

Jane Austen infatti appartiene ancora alla categoria degli scrittori noti ma non riconosciuti; spesso viene letta in chiave meramente consolatoria e perciò tende a essere disprezzata da chi predilige sapori più forti. Non molto tempo fa un mio amico editore ha osato dirmi con aria serissima che si tratta di una “scrittrice per donne” (quindi doppiamente squalificata, presumo). Questo basta, mi pare, per giustificare la pubblicazione delle opere complete a quasi centottant’anni dalla morte. Non solo è quasi un invito a privilegiare quelle opere o frammenti poco conosciuti – soprattutto Sanditon, cui la Austen lavorò fino a pochi mesi prima di morire – che per certi versi sono l’antitesi dell’immagine tradizionale della “divina zia Jane”. Finalmente si riesce a vedere che non è tanto l’autrice di sfavillanti romanzi di formazione come Orgoglio e pregiudizio e Emma, bensì una scrittrice seria, consapevole, per nulla bacchettona e – vivaddio – settecentesca, non vittoriana.

Continue Reading

Amore Orgoglio e Pregiudizio: da Emma Books una raccolta di racconti tutta italiana

Covers-vintageSempre in occasione delle celebrazioni per il Bicentenario dalla prima pubblicazione di Pride and Prejudice, Emma Books – una casa editrice digitale italiana tutta al femminile, che trae il suo nome dall’omonimo romanzo di Jane Austen – ha pubblicato lo scorso 27 gennaio una raccolta di racconti tutta italiana dal titolo Amore Orgoglio e Pregiudizio.

Si tratta di uno dei primi tentativi nostrani di narrativa ispirata a Jane Austen, va pertanto incoraggiato e ci auguriamo che venga ripetuto in futuro.

Scheda del libro
Amore Orgoglio e Pregiudizio
di Paola Gianinetto, Viviana Giorgi, Laura Randazzo
Casa Editrice: Emma Books
Formato: e-book
Prezzo: € 2,99
Data Pubblicazione: 27 gennaio 2013

Sinossi
In occasione del bicentenario di Orgoglio e Pregiudizio, tre autrici ci raccontano tre storie d’amore diverse, ma con qualcosa in comune: sono tutte ispirate (più o meno liberamente) al grande romanzo di Jane Austen, che compie ben duecento anni, ma non li dimostra affatto.
Tre racconti, dunque, e tre protagonisti: Gemma, scrittrice di romance che, invitata a Chawton per le celebrazioni in onore di Orgoglio e Pregiudizio, conosce l’arrogante Mr Alexander nel racconto First Impressions di Viviana Giorgi; William, figlio di Darcy e Lizzy, innamorato di Erin, nel racconto di Laura Randazzo Per onore e per amore; e infine Katherine che, nel racconto Negli occhi del drago di Paola Gianinetto, disprezza, ma è anche attratta dal bellissimo e ricchissimo Edward.
Tre storie d’amore da non perdere per immergersi nelle atmosfere “austeniane” e lasciarsi trasportare dall’immaginazione. Perché, come dice Mr Darcy: «L’immaginazione femminile è velocissima: balza in un attimo dall’ammirazione all’amore, dall’amore al matrimonio».

(Fonte: Emma Books)

Le Autrici

Viviana Giorgi (aka Georgette Grig, lo pseudonimo con cui scrive romanzi storici) vive a Milano, dove lavora come giornalista freelance da molti anni, soprattutto nel campo dello spettacolo. Da qualche anno si è imbattuta nel romance ed è stato amore a prima vista. Dalla lettura alla scrittura il passo è stato molto breve, forse troppo. Bang Bang, Tutta colpa di un gatto rosso è il suo primo romanzo contemporaneo, dove si parla molto di romance e si vive come in un romance, ma in chiave decisamente ironica.
La sua seconda opera, invece, è Un cuore nella bufera, un romanticissimo racconto natalizio all’insegna dell’amore, ma anche della passione.
Laura Randazzo nasce a Palermo il 17 giugno 1976. Da sempre legge e scrive. Ama fare trekking in montagna e immersioni subacquee, viaggiare e suonare la batteria. Lavora a Palermo come architetto e designer. Per Emma ha pubblicato L’ombra della luna nella collana Shadow.
Paola Gianinetto vive a Torino e lavora da molti anni come adattatrice dialoghista per la televisione. Quando da bambina le chiedevano “Che cosa vuoi fare da grande?”, rispondeva “La scrittrice”, ma per lei era come dire “l’astronauta” o “la rockstar”. Anche da grande. Poi, un giorno per caso, ci ha provato, e non ha più staccato gli occhi dal computer finché non ha finito il suo primo romanzo.
La prima persona a cui l’ha fatto leggere le ha detto: provochi in me quella famosa sensazione di “vorrei abitare in quella storia”, un mix di sogno e nostalgia, non saprei esattamente, sprigiona calore. Allora ha capito che, comunque andasse, ce l’aveva fatta.

Continue Reading