La signora dell’anello

_72967609_janeausten'sringetc22Guardate questo delicato anellino d’oro con turchese. Difficile credere che possa suscitare clamore, polemiche, discussioni, e persino risvegliare un rigurgito di quella mai del tutto celata rivalità esistente tra statunitensi e “madrepatria”. Ma questo è proprio quanto è accaduto.

Questo anello è appartenuto a Jane Austen, e oggi, dopo molti mesi di vivaci dibattiti, ha finalmente trovato la pace e la sua collocazione naturale, accanto a una collana con croce di topazio e a un bracciale di turchesi, nel cottage di Chawton, dove ha sede il Jane Austen’s House Museum.

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Novità: Jane Austen’s country life di Deirdre Le Faye (ed. Frances Lincoln)

jane_austen_country_life-le_faye-2Uno degli obiettivi di JASIT è fornire aggiornamenti sulle novità editoriali riguardanti Jane Austen in lingua italiana. Oggi, però, facciamo un’eccezione perché esce, in lingua inglese, la nuova opera di un’esperta austeniana tra i più autorevoli al mondo, Deirdre Le Faye. Il libro si intitola “Jane Austen’s country life – Uncovering the rural backdrop to her life, her letters and her novels” (La vita di campagna di Jane Austen – Alla scoperta del contesto rurale nella sua vita, nelle lettere e nei romanzi) e non potevamo esimerci dal renderne conto anche qui.

Jane loved the country, and her delight in natural scenery was such that she would sometimes say she thought it must form one of the joys of heaven
(Jane amava la campagna, e traeva un tale piacere dal paesaggio naturale che a volte diceva di pensare che dovesse essere una delle gioie del Paradiso.)
Deirdre Le Faye

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Uno sguardo su “I Watson”

Leggere – e rileggere – il frammento che ci è rimasto di The Watsons ci fa sempre pensare a quanto sia un peccato che Austen non abbia continuato la narrazione. Il suo ottimo stile, i dialoghi brillanti, nonché le ampie prospettive che queste poche pagine ci aprono sul carattere e sulle vicende dei personaggi, ci presentano infatti una storia potenzialmente interessantissima, e forse molto diversa (forse un po’ più cinica?) rispetto ai luminosi Orgoglio e pregiudizio o Emma, che da quest’opera eredita il nome della sua eroina.

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Faccia a faccia con Mansfield Park

Vi segnaliamo una serata dei “Libri in testa”, un gruppo letterario di cui fa parte uno dei nostri fondatori, Giuseppe Ierolli, dedicata a Mansfield Park, in occasione del bicentenario.

Giovedì 15 maggio 2014, ore 19.15
Roma, Libreria Altroquando
Via del Governo Vecchio, 82/83
Faccia a faccia con
MANSFIELD PARK
di Jane Austen

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Dalla locandina:

Mansfield Park è forse il romanzo più complesso e sfuggente di Jane Austen, e sicuramente quello che nel tempo ha avuto le interpretazioni più diverse, da quella di conduct-book, ovvero di romanzo morale incentrato sulla figura senza macchia di Fanny Price, a quella di lavoro in cui si può rintracciare la più sottile vena ironica e parodica della scrittrice. D’altronde l’autrice teneva molto a questo romanzo, visto che dopo aver letto la recensione sulla “Quarterly Review” di Walter Scott a Emma (l’opera successiva pubblicata alla fine del 1815), una recensione molto lunga, articolata e sicuramente positiva, nella quale Scott aveva citato due dei romanzi precedenti: Ragione e sentimento e Orgoglio e pregiudizio, scrisse al suo editore: “Vi restituisco la Quarterly Review con molti Ringraziamenti. L’Autrice di Emma credo non abbia ragione di lamentarsi del trattamento ricevuto – salvo per la totale omissione di Mansfield Park. – Non può non dispiacermi che un Uomo così intelligente come il Recensore di Emma lo consideri talmente indegno di nota.”
In occasione del bicentenario della prima edizione, cercheremo di scoprire i segreti di questo romanzo, forse il meno popolare ma che alcuni considerano il capolavoro di Jane Austen.

Giuseppe Ierolli

La pagina della serata sul sito dei Libri in testa
La pagina Facebook dedicata all’evento

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Speakers’ Corner: fine lavori

Speakers-Corner-post

Siamo giunti alla conclusione del nostro “convegno virtuale”: tre giorni in cui abbiamo pubblicato dieci contributi che ci hanno permesso di avere, pur nel limitato spazio concesso dalla regola delle mille parole, un’ampia panoramica di giudizi, sentimenti, passioni, ringraziamenti, e tanto altro che riguarda la vita e le opere di Jane Austen.

Ringraziamo tutte coloro che hanno accolto il nostro invito, e anche chi vorrà partecipare nei commenti. “Tutte” al femminile? Sì, perché in questo primo esperimento i lettori maschi (notoriamente in minoranza in ambito austeniano) non si sono fatti sentire. Speriamo nei prossimi.

Ecco dunque i dieci articoli che abbiamo pubblicato:

Tra qualche giorno, nella pagina “Pubblicazioni JASIT” troverete un PDF con tutti gli articoli del convegno.

Alla prossima!

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Sono solo storie

E per concludere in bellezza il nostro “convegno virtuale” ecco Sono solo storie di Micaela Barbuni, una lettrice “forte” che solo di recente si è appassionata alle opere e alle vicende austeniane. Ringraziamo ancora una volta tutti i lettori / scrittori che hanno voluto partecipare al primo Speakers’ Corner di JASIT!

Mi sono avvicinata al mondo di Jane solo sulla soglia dei 40 anni e solo “invitata” con discrezione e tatto da un’estimatrice ed amica sua. Fino a quel momento le storie inventate da Jane mi apparivano distanti, incolori, pallide e prive di sostanza; ancorate agli orpelli e alle descrizioni degli ambienti, ai lunghi colloqui, educati, calibrati, prolissi e grammaticalmente troppo corretti.

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