Ritrovato il frammento di un manoscritto di Jane Austen

manoscritto_memoir_ (6)Se partiamo dal presupposto che soltanto la scoperta miracolosa di un manoscritto completo di uno dei romanzi canonici (o addirittura di un romanzo inedito) di Jane Austen costituirebbe la grande notizia del secolo, allora il recente ritrovamento di un frammento di manoscritto (niente più di una  frase vergata su un pezzo di carta) non può essere definito tale. La sua scoperta resta, però, assai notevole.
Anche perché non accadeva da tempo immemorabile e contribuisce a tenere accesa la speranza che prima o poi, da qualche andito impensabile, per un gioco virtuoso del destino, si materializzi un manoscritto assai più significativo.
Nell’attesa, andiamo a vedere il frammento ritrovato lo scorso febbraio e ciò che gli studiosi stanno cercando di scoprire sul suo conto.

Tutto comincia con l’acquisto di una prima edizione del Memoir of Jane Austen (Ricordo di Jane Austen) di James Edward Austen-Leigh da parte del Jane Austen’s House Museum di Chawton, Hampshire, all’inizio di quest’anno.
Aprendolo, i curatori del museo si sono trovati di fronte a una splendida sorpresa: una lettera scritta dallo stesso autore del Memoir nel 1870, anno di pubblicazione del libro,

manoscritto_memoir_ (4)con allegato un ritaglio, lungo e stretto, contenente una frase scritta nell’inconfondibile grafia di Jane Austen,

il tutto incollato a una delle prime pagine del libro. Ecco il testo del ritaglio, scritto da Jane Austen:

“Men may get into a habit of repeating the words of our Prayers by rote, perhaps without thoroughly understanding – certainly without thoroughly feeling their full force & meaning.”
(Trad.: Gli uomini possono abituarsi a ripetere a memoria le parole delle nostre Preghiere, forse senza capirle completamente – di certo senza sentirne completamente la piena forza e il significato.)

Sotto, si legge quanto scrive lo stesso James Edward, per chiarire che la frase è, sì, vergata dalla sua famosa zia ma ella non ne è anche l’autrice:

This is the handwriting, not the composition, of my Aunt Jane Austen, Author of Pride and Prejudice.
(Trad.: Questa è la scrittura, non la composizione, di mia Zia Jane Austen, Autore di Orgoglio e Pregiudizio)

La frase è parte di un sermone sugli uomini e la preghiera composto da James, il fratello maggiore di Jane, che infatti era solita ricopiare i suoi sermoni. Questo sarebbe stato trascritto nel 1814, lo stesso anno della pubblicazione di Mansfield Park – dove, peraltro, Jane affronta questo tema  al capitolo 34.

Mansfield Park - 1814Il testo del frammento, in realtà, è più lungo e continua sul retro, come testimoniano le parole che si intravvedono al di sotto, ma al momento non è visibile proprio perché incollato al libro.
Per staccarlo con  le dovute attenzioni, senza danno alcuno per tutte le preziosissime parti interessate, il volume è stato affidato al Dipartimento per la conservazione dei libri del West Dean College.

manoscritto_memoir_ (2)Proprio nei primi giorni di aprile, il Jane Austen’s House Museum di Chawton ha pubblicato un’immagine che ritrae gli esperti al lavoro sul frammento.

manoscritto_memoir_ (1)Le sorprese di questo volume non sono finite. All’interno, è stato ritrovato anche un ritaglio di giornale che annuncia l’acquisto da parte della National Portrait Gallery di Londra del famoso ritratto di Jane eseguito dalla sorella Cassandra intorno al 1810. Questo ritaglio, privo di data, risalirebbe al 1948, l’anno in cui avvenne l’importante acquisto da parte della galleria.

manoscritto_memoir_ (5)Fonti bibliografiche e iconografiche:
Jane Austen fragment found: but what’s behind it? di Alison Flood, da The Guardian, 3 febbraio 2014
Rare piece of Jane Austen’s handwriting discovered di Nick Davies, dal sito Melville House, 5 febbraio 2014
Jane Austen manuscript fragments del 3 febbraio 2014 e Condition assessment of the Jane Austen manuscripts del 15 marzo, articoli del blog degli studenti del dipartimento di conservazione dei libri del West Dean College, dal quale sono tratte anche le foto di questo post
– la foto del gruppo di esperti al lavoro sul libro è tratta dalla pagina facebook del Jane Austen’s House Museum

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