Anniversario | Prima pubblicazione di Mansfield Park

Il 9 maggio 1814 un annuncio sul quotidiano The Star riporta la pubblicazione di un nuovo romanzo dal titolo Mansfield Park, scritto (come indica il frontespizio) dall’autore di Ragione e sentimento e Orgoglio e pregiudizio – poiché come ben sappiamo Jane Austen conservò l’anonimato per tutti i romanzi. Nel giorno del compleanno di questa opera, quindi, vogliamo invitarvi a riscoprirlo proponendovi i tanti approfondimenti disponibili sul nostro sito. Buona lettura!

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Austen e Vermeer

Un articolo dalla rivista “Persuasions On-Line” della Jane Austen Society of North America, nel quale Marsha Huff analizza alcuni dipinti di Johannes Vermeer mettendoli a confronto con brani tratti dai romanzi di Jane Austen.

Austen e Vermeer, artisti e colleghi
di Marsha Huff
Volume 42, No. 1 – Winter 2021

Quando John Murray pubblicò Emma, chiese a Walter Scott di scrivere una recensione del romanzo per la pubblicazione sulla sua rivista letteraria, la Quarterly Review. Scott, nella sua recensione non firmata, afferma che le prime opere dell’autrice di EmmaRagione e sentimento e Orgoglio e pregiudizio – “appartengono a un tipo di narrativa nata quasi ai nostri giorni, e che tratteggia personaggi e vicende presi dalla normale vita quotidiana”. Scott sostiene che in questo nuovo “tipo di narrativa”, l’autrice di Emma e dei romanzi precedenti “è quasi da sola”. Per quanto riguarda Emma, scrive:

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Le guerre napoleoniche e Jane Austen

Un articolo dalla rivista “Persuasions On-Line” della Jane Austen Society of North America, nel quale Collins Hemingway esamina le influenze delle guerre napoleoniche sulla famiglia e sui romanzi di Jane Austen, riunendo e mettendo a confronto informazioni presenti in fonti diverse.

Come la “Lunga Guerra” influenzò la famiglia e i romanzi di Jane Austen
di Collins Hemingway
Volume 39, No. 1 – Winter 2018

Quando era un giovane ufficiale della marina, Charles Austen utilizzò una parte della sua prima ricompensa per comprare dei regali alle sorelle, Jane e Cassandra Austen. L’orgoglio e il piacere di Jane sono evidenti nella lettera a Cassandra del 26-27 maggio 1801: “Ha ricevuto 30 sterline come sua parte di ufficiale e se ne aspetta altre 10 – ma a che serve avere un premio se lo usa per fare regali alle Sorelle. Ha comprato due Catenine d’oro con Croci di Topazio per noi; – bisogna fargli una bella lavata di capo.{1}

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Mansfield Park: Un appunto sulla fuga di Henry e Maria

Pubblichiamo – dalla rivista “Persuasions” della dalla Jane Austen Society of North America (JASNA) – la traduzione di un articolo di Erna Schwerin, una psicologa clinica che, oltre a essere un membro di JASNA, è anche il presidente della Mozart Society di New York City. Nell’articolo la Schwerin analizza la situazione psicologica di Henry Crawford, e di cosa provochi la fuga con Maria Rushworth.

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Mansfield Park: Un appunto sulla fuga di Henry e Maria
di Erna Schwerin
Persuasions #2, 1980 Pagg. 22-23, 25

Jane Austen era una brillante psicologa. Sebbene probabilmente non fosse sempre consapevole dei suoi rari doni d’intuizione, che la aiutavano a delineare i personaggi dei suoi romanzi, la loro validità per la teoria della personalità può essere dimostrata tutt’oggi. È difficile resistere alla tentazione di mettere alla prova questa convinzione su tutte le figure significative di Mansfield Park, ma le limitazioni di spazio non lo permettono. Ci concentreremo invece sull’importante evento della fuga di Henry Crawford e Maria Rushworth. È stato scelto a causa della critica espressa da Joan Rees, biografa di Jane Austen, che si riferisce a questo apice della storia come “forzato”, e che nota che solo “una passione travolgente da entrambe le parti” giustificherebbe un'”azione così incauta”. (Jane Austen – Woman and Writer by Joan Rees, New York: St. Martin’s Press, 1976). Un’analisi approfondita degli avvenimenti significativi che precedono la fuga, e delle personalità di Henry e Maria, dovrebbero far apparire le motivazioni in una luce molto plausibile.

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Un’ipotetica mappa di Highbury

Pubblichiamo – dalla rivista “Persuasions On-Line” della dalla Jane Austen Society of North America (JASNA) – la traduzione di un articolo di Penny Gay, autrice tra l’altro di Jane Austen and the Theatre (2002), che propone una mappa di Highbury realizzata utilizzando le indicazioni topografiche contenute in Emma.

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Un’ipotetica mappa di Highbury
di Penny Gay
V.36, NO.1 (Winter 2015)

Questo saggio apparirà in Persuasions On-Line, vol. 36, N.. 1 nel dicembre 2015. Nel frattempo pubblichiamo questa anteprima come ausilio alla nuova mappa inserita nella pagina Maps of the Novels del sito JASNA – S. A. Ford, Editor.

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Clicca sull’immagine per vederla ingrandita

La mappa abbozzata che potete vedere qui sopra, concepita negli anni ’80 del secolo scorso a fini didattici, è basata su due significativi brani del testo di Emma: (1)
Il primo:

A Highbury, l’ampio e popoloso villaggio, quasi una cittadina, di cui Hartfield di fatto faceva parte, nonostante avesse prati e boschetti propri e un nome diverso, non c’erano persone del suo rango. (cap. 1)

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Jane Austen e i “Vantaggi dell’altezza”

Traduciamo oggi un articolo tratto da Persuasions online #20 del 1999:
Austen and “the Advantage of Height” di JEAN E. GRAHAM, una riflessione sul legame che intercorre tra questa caratteristica fisica e i personaggi austeniani.

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Jane Austen e i “Vantaggi dell’altezza”

In Ragione e sentimento, Marianne Dashwood è più avvenente della sorella Elinor, malgrado la carnagione delicata, lineamenti regolari, e una figura estremamente graziosa di quest’ultima; Marianne era ancora più bella. Il fisico, benché non così armonioso come quello della sorella, aveva il vantaggio della statura, e colpiva di più. (Ragione e sentimento, cap. 10)
Come è stato notato da Carol Shields, la descrizione fisica in Jane Austen è tipicamente “minimalista” [Shields, Carol. “Jane Austen: Images of the Body: No Fingers, No Toes.” Persusasions 13 (1991)], cosicché la nostra attenzione è attratta da quei passaggi che rompono il silenzio con una descrizione fisica. Tali dettagli contribuiscono in maniera significativa allo sviluppo del personaggio, come Mark M. Hennelly Jr., Lori Hope Lefkovitz e Robyn Warhol hanno notato nelle loro discussioni riguardo al modo di guardare e percepire in Jane Austen. Anche le descrizioni dell’altezza servono da guida per la caratterizzazione dei personaggi.

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