JASIT in Austenland – Terza parte

Nel giorno del Bicentenario della morte di Jane Austen arriviamo con la cronaca del viaggio sociale di JASIT, Sulle orme di Jane Austen, a Winchester – la città il cui la scrittrice morì e nella cui Cattedrale riposano le sue spoglie mortali – per rivivere la forte commozione nel trovarsi a cospetto di quella lapide.
I Soci, accompagnati dalla Presidente Silvia Ogier e dall’attenta e impeccabile guida italo-inglese Roberto Di Gioacchino, hanno già vissuto quattro giornate intense di emozioni che potrete ripercorrere nella Prima e nella Seconda parte delle cronache già pubblicate.

Quinta giornata

I viaggiatori lasciano Alton in direzione Winchester, l’ultima tappa del viaggio terreno di Jane Austen, che coincide con l’ultima tappa di viaggio nello Hampshire.
Dopo una breve passeggiata sul fiume Itchen, i Soci arrivano in College Street in cui, al n° 8, c’è la casa in cui Jane Austen trascorse gli ultimi giorni di vita e morì il 18 luglio 1817. La casa non è ancora visitabile, tuttavia sono scomparsi gli sgradevoli cartelli atti a tenere lontani i Janeites. Inoltre, di fronte alla palazzina gialla, è stato collocato un piccolo parco con una panchina, un pergolato con roselline rampicanti e un monumento commemorativo del Bicentenario che riporta la frase tratta dal capitolo 9 di Ragione e sentimentoKnow your own happiness. Call it hope (Imparate a conoscere la vostra felicità. Chiamatela speranza). Questa minuscola area verde è consolatoria per i pellegrini delusi dal non poter visitare l’ultima casa che ospitò la loro beniamina.

Dopo una tappa da P&G Wells – la libreria di College Street in cui fanno incetta di tesori austeniani, e non solo – i Soci si recano nella Cattedrale di Winchester in cui riposano le spoglie mortali di Jane Austen. All’interno, oltre alla tomba e alla targa commemorativa dorata, si può vedere il registro delle sepolture (con la data sbagliata), il manoscritto della lapide di pugno di Henry Austen, la finestra commemorativa dedicata a Jane Austen e una piccola mostra allestita in occasione del Bicentenario, con omaggi contemporanei alla scrittrice.

Scultura di Robert John Truscott

Una volta fuori dalla Cattedrale, i Soci ammirano l’ultima bookbench che riusciranno a vedere, Jane And Her Forgotten Peers di Amy Goodman.

Nel pomeriggio, i viaggiatori vanno a visitare la mostra The Mysterious Miss Austen, la cui principale attrattiva è costituita dai sei ritratti di Jane Austen (incluso quello eseguito da Cassandra che non avevano potuto ammirare alla National Portrait Gallery), dal soprabito di seta appartenuto alla scrittrice con una delle sue borsette, dai manoscritti della Storia d’Inghilterra e dei capitoli cancellati di Persuasione (che non avevano potuto vedere alla British Library) e da tante altre piccole chicche.
Al piano inferiore, i Soci possono visitare Jane’s Winchester: Malady and Medicine, una mostra dedicata agli ultimi mesi di vita di Jane Austen, alle ipotesi sulla sua malattia e alle cure che venivano riservate agli ammalati in quei tempi.

Giunge il momento di lasciare l’Hampshire per trasferirsi a Bath, proprio come fece Jane nel maggio 1801. Lungo la strada i Soci vengono colti di sorpresa da una lunga coda di macchine: si tratta dei curiosi che rallentano per fotografare il megalitico splendore di Stonehenge.

Fine Terza Parte

 

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