Due pollici d’avorio, numero 9, ottobre 2017

Rivista quadrimestrale della Jane Austen Society of Italy (JASIT) riservata ai Soci
Direttore: Mara Barbuni
Ideazione grafica e impaginazione di Petra Zari
ISSN 2420-9929
Numero 9, ottobre 2017, pagg. 56

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Note austeniane
GIUSEPPE IEROLLI

Una rapida carrellata dei brani in cui si menziona la musica nelle opere di un’autrice che l’aveva coltivata quasi quotidianamente nel corso della sua vita. Dagli esempi riportati si può constatare come la musica, nelle sue varie declinazioni, sia presente in molti modi, sia per mettere in luce caratteri, sentimenti e stati d’animo dei personaggi dei romanzi, sia per sottolineare alcuni sviluppi della trama, sia, infine, per alimentare il gusto parodico e umoristico sempre presente nell’opera austeniana.

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Il ballo de I Watson
GABRIELLA PARISI

Nel romanzo incompiuto “I Watson”, cominciato da Jane Austen intorno al 1803 e mai portato a termine, si può leggere una mirabile scena di ballo – che fu molto apprezzata da Virginia Woolf – in cui vengono presentati molti dei personaggi che avrebbero dovuto prendere parte alla trama.

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Intervista a Manuela Santoni
A CURA DI MARA BARBUNI

Una conversazione con Manuela Santoni, autrice (sceneggiatrice e illustatrice) dell’albo a fumetti Jane Austen, uscito nel 2017 per la casa editrice BeccoGiallo. In questo graphic novel Santoni rappresenta la biografia di una Jane Austen giovane, tra ambizioni letterarie, moti del cuore e voglia di indipendenza.

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Il mito moderno di Jane Austen: 1817-2017
(seconda parte)

SILVIA OGIER

La seconda parte della storia della fama di Jane Austen riprende dove era rimasta, cioè dal primo Novecento, e si concentra sull’immagine dell’autrice rielaborata dai mezzi di comunicazione di massa, che ne hanno fatto una vera icona della cultura popolare contemporanea. Dal teatro alla radio, dal cinema alla televisione, non c’è mezzo espressivo moderno che non sia stato conquistato dalle storie dell’autrice e dalla sua figura di donna, alimentandone la conoscenza, l’appropriazione e la rielaborazione, in tutto il mondo.

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Non solo Chawton. Case di scrittori in Gran Bretagna
MARA BARBUNI

Le case degli scrittori sono sempre luoghi di grande interesse, perché sembrano contenere tutti i motivi di ispirazione che hanno consentito ai loro abitanti di creare le opere per le quali li ricordiamo e li amiamo. Questo articolo intende suggerire ai lettori un lungo ma suggestivo itinerario in terra britannica, proponendo idee e informazioni utili per raggiungere e visitare alcune fra le case di scrittori più affascinanti del Regno.

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La società in punta di penna.
Dopo Jane Austen, Edith Wharton

MARA BARBUNI

Questo articolo intende esplorare come, un centinaio d’anni dopo Jane Austen, la scrittrice americana Edith Wharton sembri aver ricevuto a braccia aperte la sua eredità, proponendosi a sua volta come narratrice di costume e indagatrice delle dinamiche che strutturano e sostengono la collettività (o una sua parte). Così come Austen ha esaminato l’età dell’oro derivata dall’illuminismo e dal Neoclassicismo, Wharton si fa cronista della cosiddetta Gilded Age e delle sue contraddizioni.

 

 

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